Modart

Tecniche artigiane, passione e creatività sono le basi da cui Eleonora Pasquali parte per dare vita, forma e sostanza ai suoi abiti all’interno suo laboratorio MODART.

La passione non nasce dai sogni di una bambina ma da un colpo di fulmine: nel “poggiare la squadra sul foglio di cartamodello e toccare la stoffa… l’amore è sbocciato” 13 anni fa a un corso di taglio e cucito base. Creazioni uniche, pensate e disegnate dal talento di una stilista trentenne, che ha studiato le tecniche della tradizione italiana e ora non smette di imparare e di esplorare stili e tessuti sempre nuovi.

“Sono convinta che in mestieri come questo, sperimentare sia fondamentale. Penso che oggi, tempo in cui il consumismo è diventato la normalità, bisogna fare un passo indietro – afferma Eleonora -. Da qualche anno ho scoperto i tessuti biologici, fibre naturali come la canapa, la soia o l’ortica, pratici da lavorare e piacevoli per la pelle di chi li indossa”, ci spiega la stilista che da Borgo Velino, un paese di 800 abitanti perso tra le cime della provincia di Rieti, sta portando avanti una piccola rivoluzione fatta di stile e utilizzo di tessuti naturali.

“Ho scoperto questo mondo quasi per caso, collaborando con un negozio del centro de L’Aquila per una capsule collection. È un settore che sta crescendo molto, nell’alta moda già si parla di eco fashion”.

Eleonora ha deciso di scommettere su tessuti biologici e innovativi ma anche sul suo paese, Borgo Velino, piccolo centro che ancora porta i segni del terremoto:

“Per me è una vera rivoluzione rimanere nel mio paese provando a portare avanti il mio progetto – racconta la stilista – non posso negare che è molto difficile e non so se qui sarà il mio futuro, ma quando entro nel mio laboratorio, ogni giorno mi sento in un posto diverso. Questo è un lavoro che ti permette di viaggiare con la mente”.

Modart è un piccolo laboratorio creativo che riesce a sprigionare una fitta trama d’innovazione: di prodotto, con i tessuti biologici, di produzione, con le certificazioni di qualità, e di commercializzazione, con l’utilizzo delle piattaforme web e di e-commerce. “Voglio crescere da questo punto di vista – continua Eleonora – oggi abbiamo la fortuna, attraverso il web, di poter essere in molti posti e farci conoscere ovunque e questo dà la possibilità di lavorare anche in realtà non così piccole”. Il suo stile, è proprio il risultato della contaminazione artistica tra culture diverse. “Mi piace definire il mio stile “mashup”, termine usato nella musica per indicare una canzone o una composizione realizzata unendo fra loro due o più brani – ci spiega – per me è lo stesso: mi piace mescolare capi d’ispirazione orientale a tessuti e colori occidentali”.

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