ANAP Confartigianato Persone: La strage del COVID-19 nelle case di riposo va fermata
Comunicato Nazionale
Il Presidente Celaschi: il virus colpisce gli anziani nei luoghi in cui dovrebbero essere protetti.
Mentre il Governo ha stabilito che le misure restrittive per combattere il Coronavirus resteranno in vigore almeno fino al 13 aprile, l’Italia assiste attonita ad una strage di anziani, già impossibilitati ad uscire: gli ospiti della case di riposo, delle RSA e delle RSD dove il virus si è insidiato colpendo intere strutture.
Dal nord al sud i dati degli ultimi giorni parlano purtroppo di grandi numeri: dal Trentino alla Sicilia, i casi di RSA focolai di COVID-19 sono tantissimi: colpiti gli ospiti, ma spesso anche gli operatori preposti alla loro assistenza. Le chiamano “stragi silenziose” perché quando questo fenomeno si è reso visibile, era già tardi. Dati strazianti perché questo virus ha isolato tutti e molti anziani non sono stati nemmeno accompagnati dai loro cari negli ultimi istanti di vita.
“Un dolore per l’intero Paese” afferma il Presidente ANAP (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato) Guido Celaschi “la vita di ciascuno è preziosa e va tutelata, in ogni fase; l’anziano ha diritto alla serenità e alla cura anche nei suoi ultimi anni. Occorre fare qualcosa al più presto per mettere in sicurezza le residenze per gli anziani: sappiamo che la lotta a questo virus è solo all’inizio e l’attenzione e il supporto delle autorità deve riguardare tutti I cittadini“.
Sono 7 mila le strutture in Italia, con oltre 300 mila anziani, a cui si aggiunge il personale – medici, infermieri e OSS – che li accudisce quotidianamente. Un focolaio che è emerso tardi, ma su cui l’Istituto Superiore di Sanità sta cercando di fare luce con una indagine.
Al di là del ricercare le cause che hanno portato a tanti decessi, adesso è il momento di agire per mettere in sicurezza le strutture e gli ospiti: “Bisogna garantire l’arrivo dei dispositivi di sicurezza e la prova del tampone per tutti, ospiti e personale di queste strutture che di fatto, operano già come reparti ospedalieri per COVID-19. Bisogna poi prevedere nell’immediato futuro una regolamentazione attenta e scrupolosa per la messa in sicurezza preventiva” conclude Celaschi.
ANAP, che continua il suo lavoro anche in questo delicato momento di emergenza, ha definito e diffuso un vademecum dedicato alla terza età: una guida semplice, che contiene consigli pratici su come comportarsi per difendersi efficacemente dal contagio Coronavirus, ma anche qualche suggerimento utile per difendersi dal rischio di cadere vittime di truffe e raggiri che, nonostante il periodo, sono sempre dietro l’angolo.
L’iniziativa è stata accolta e sposata appieno da Fiapa, la Federazione Internazionale di Rappresentanza degli Anziani: il vademecum è stato tradotto e pubblicato in quattro lingue (italiano, francese, spagnolo, inglese) al fine di supportare e tutelare le persone anziane che vivono in Europa e nel mondo.