Bene la solidarietà dall’alto verso il basso, ora interveniamo sulle pensioni più basse
Comunicato Nazionale
La posizione di Confartigianato sulla sentenza della Corte Costituzionale riguardo le pensioni d’oro.
“La decisione della Corte Costituzionale di respingere le richieste di incostituzionalità della legge del Governo Letta che aveva istituito il prelievo sulle pensioni d’oro ci sembra aderente al principio di solidarietà che ispirava la norma”. Lo afferma Giampaolo Palazzi, presidente nazionale dei pensionati Anap Confartigianato.
“Ridurre l’enorme divario che esiste nel nostro sistema pensionistico tra le pensioni di importo assai elevato, che talvolta sono sproporzionate rispetto alla contribuzione effettivamente versata, e le pensioni di basso importo che spesso non consentono di condurre un’esistenza dignitosa – aggiunge il presidente dell’Associazione dei pensionati artigiani – è una misura di carattere sociale ed equitativa che non può non trovare il consenso dell’Anap, anche perché sono aumentate le pensioni che si situano al di sotto della soglia di povertà”.
“Secondo uno studio del CER che sarà presentato nei prossimi giorni – continua Palazzi -, negli ultimi dieci anni il costo del paniere di consumo delle famiglie dei pensionati relativamente più povere è incrementato di circa 50 euro al mese, mentre le pensioni sono rimaste al palo o sono diminuite in termini reali per effetto dell’inadeguato meccanismo di rivalutazione automatica”.
“Occorre tuttavia – conclude Palazzi – che le norme che istituiscono prelievi di solidarietà obbediscano a due principi. Per prima cosa i prelievi debbono essere utilizzati categoricamente per soccorrere le pensioni più basse. Le pensioni sulle quali si istituisce il prelievo, inoltre, devono essere effettivamente “d’oro” e, quindi, non vanno toccate quelle al di sotto di una ragionevole quota che rappresentano il frutto di una vita di lavoro e che permettono di condurre una vita agiata ma certamente non nella ricchezza”.
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