Coronavirus e Truffe agli anziani. Celaschi: Pene più severe
Comunicato Nazionale
Il Presidente di ANAP chiede al Governo un provvedimento speciale contro gli approfittatori.
“Chiamarli mascalzoni è poco: sono dei veri e propri sciacalli coloro che, approfittando dell’epidemia del coronavirus, si recano nelle case degli anziani, spacciandosi per lo più per operatori del servizio civile o di quello sanitario, per truffarli – con una scusa o l’altra – e sottrarre loro denaro o beni preziosi“.
Sono queste le dichiarazioni di Guido Celaschi, Presidente di ANAP (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati), a commento di quanto riportato dalle televisioni e dalla stampa in questi giorni.
Approfittarsi della categoria più fragile della nostra popolazione, quella anziana, in tali circostanze drammatiche come quella di un’epidemia che sta sconvolgendo il nostro Paese, è ignobile. Senza considerare che sono proprio gli anziani le persone più suscettibili alle forme gravi e che quindi necessitano di maggiori tutele. Occorre, a mio avviso, che il Governo approvi al più presto un provvedimento di legge che inasprisca in maniera davvero significativa e molto pesante questi reati e assicuri la certezza della pena, senza ammorbidimenti o sotterfugi giuridici.
Una raccomandazione – ha concluso Celaschi – la rivolgo anche agli anziani: non aprite la porta, come abbiamo più volte ripetuto, a nessuno che non conoscete, ma chiamate subito le Forze dell’Ordine perché si attivino a difendervi e ad individuare gli eventuali sciacalli!.