Comunicato stampa del 10 Ottobre 2013
“E’ necessario che al centro del dibattito politico insieme all’economia, ai lavoratori, alle imprese ci siano anche i pensionati“. Questo è quanto si legge in un ampio e articolato documento predisposto dal CUPLA ed inoltrato oggi all’Onorevole Santelli – sottosegretario al lavoro ed alle politiche sociali del Governo Letta – per fare il punto sulle condizioni economiche e sociali dei pensionati e chiedere adeguate politiche d’intervento nei loro confronti.
Le crescenti difficoltà che questa categoria di cittadini si trova ad affrontare – secondo il CUPLA – Comitato Unitario Nazionale dei Pensionati dei Lavoratori Autonomi, al quale aderiscono le Associazioni e i sindacati dei pensionati di Confartigianato, CNA, Casartigiani, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Confcommercio e Confesercenti -, sono aggravate da pesanti iniquità alle quali è indispensabile trovare una soluzione immediata.
L’adeguamento delle pensioni al “reale” costo della vita, la cancellazione di una immotivata discriminazione che esiste tra i pensionati ex lavoratori autonomi e gli altri pensionati sugli assegni familiari, il cumulo della pensione ai superstiti con altri redditi, sono solo alcuni dei temi contenuti nel documento e che a giudizio del CUPLA,che associa complessivamente 2,5 milioni di iscritti in rappresentanza di 5 milioni di pensionati autonomi – confermano una situazione di estrema preoccupazione sotto il profilo economico e rappresentano un allarmante segnale circa le ingiustificate disparità di trattamento di questa fascia della popolazione.
Se poi si aggiungono i diversi trattamenti introdotti dalla riforma Fornero con riferimento alle lavoratrici autonome rispetto a quelle dipendenti del settore privato, riguardo i requisiti anagrafici per l’accesso alla pensione di vecchiaia, e più in generale la mancata previsione del regime agevolato per il riconoscimento della pensione anticipata per gli autonomi, si ha il quadro esaustivo di una situazione già denunciata dal CUPLA e sulla quale da troppo tempo si attendono risposte concrete.
“E’ importante che i governanti, i ministri e i politici – conclude il documento del CUPLA – capiscano che i pensionati, tutti insieme, con i propri valori, con le proprie identità e con le proprie certezze sono già oggi e lo saranno sempre più in futuro, una categoria forte e coesa e non soltanto una condizione sociale da non considerare”.