Lettera del Cupla al neo Governo Conte costituito
Egregi On.li Ministri, nel formulare un sincero augurio di buon lavoro al neo Governo appena costituito, nell’interesse generale del Paese e dei suoi cittadini, tra cui i pensionati che ne costituiscono una parte rilevante, il CUPLA (Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo), al quale fanno capo 8 Associazione di Pensionati (ANAP-CONFARTIGIANATO; ANPA PENSIONATI CONFAGRICOLTURA; ASSOCIAZIONE NAZIONALE PENSIONATI CIA; 50&Più ASSOCIAZIONE CONFCOMMERCIO; CNA Pensionati; FEDEPENSIONATI COLDIRETTI; FIPAC-CONFESERCENTI; FNPA-CASARTIGIANI) che rappresenta oltre 5 milioni di pensionati del mondo autonomo, auspica l’instaurarsi di una fattiva ed utile collaborazione con i Dicasteri che maggiormente trattano le problematiche che interessano gli anziani, così come è avvenuto con i precedenti Governi.
L’imminente predisposizione della manovra finanziaria per il 2020 rappresenta un banco di prova sulla volontà del Governo di coniugare ripresa economica, stabilità dei conti pubblici e attenzione al sociale e a quella parte della popolazione che si presenta più debole e svantaggiata.
Pur essendo consapevoli delle difficoltà che il Governo incontrerà, dati la difficile situazione economica e gli oneri che provengono da anni precedenti, vogliamo richiamare l’attenzione sulla necessità di considerare anche le necessità dei pensionati e delle persone anziane, le cui condizioni dal punto di vista sociale ed economico hanno subito un costante peggioramento negli ultimi anni.
Vogliamo in particolare sottolineare l’opportunità di far entrare nell’agenda di Governo alcune tematiche che sono di scottante attualità e che non sembra figurino nel programma, pur generico, diffuso dall’Esecutivo, tra cui le più salienti sono quelle dell’invecchiamento attivo, della non autosufficienza, delle pensioni basse – che sono state toccate solo marginalmente dalle norme sulla pensione di cittadinanza -, della sanità e della riduzione delle tasse, argomento del quale finora si è parlato con riferimento ai soli redditi da lavoro dipendente.
La riduzione delle tasse per i pensionati contribuirebbe, in particolare, all’aumento certo dei consumi, presupposto della crescita interna del Paese. Si chiede al Governo di voler considerare l’opportunità di una interlocuzione su questi argomenti in vista della stesura della Legge di Bilancio.
In attesa di un vostro riscontro, cordiali saluti.
Il Coordinatore Nazionale Giorgio Grenzi