Telemedicina
Benessere & Salute - ANAP MedicinaLa telemedicina è l’insieme di tecniche mediche ed informatiche che permettono di effettuare prestazioni sanitarie quando il medico ed il paziente (o due medici) non si trovano nello stesso luogo fisico. Ciò permette la cura di un paziente a distanza o il monitoraggio delle sue funzioni vitali, oppure, tramite la trasmissione di dati appropriati, la possibilità per un medico di chiedere un parere ai colleghi relativamente ad un caso clinico. Quest’ultima applicazione, che viene definita “second opinion”, è una delle più utilizzate in telemedicina.
La classificazione delle attività che possono essere svolte in telemedicina deriva dal settore medico nel quale tale attività vengono applicate. La teleradiologia è la branca della telemedicina che si occupa della trasmissione di immagini diagnostiche (TAC, RM, RX etc) a distanza. La telepatologia si occupa della trasmissione di immagini macroscopiche o microscopiche a distanza a scopo diagnostico od educativo. La teledermatologia permette la visione a distanza di immagini della cute dirette o analizzate mediante videodermatoscopia digitale. Il telemonitoraggio permette la valutazione a distanza di funzioni vitali captate da appositi sensori (devices).
La telechirurgia la visualizzazione a distanza di un intervento chirurgico e, in un futuro prossimo, l’esecuzione routinaria di interventi a distanza tramite tecnologie robotiche. Una delle prime esperienze di Telemedicina in Italia risale al 1976, con la trasmissione di un elettrocardiogramma tramite linea telefonica.
Negli anni 80 la SIP (l’attuale Telecom), istituì un vero e proprio servizio di telecardiologia. Un osservatorio nazionale facente capo al ministero della Salute si occupa attualmente di individuare le corrette linee guida per l’utilizzo della Telemedicina. E’ comprensibile come l’allungamento delle prospettive di vita in tutta l’Unione Europea abbia acceso i riflettori su questo settore della medicina. Infatti, l’OMS prevede che nel 2020 più del 25% della popolazione europea necessiterà di assistenza continuativa. In Europa si stima che il numero di persone ultraottantenni crescerà dai 21,4 milioni del 2000 sino a 35 milioni nel 2025.
La possibilità di poter monitorare a domicilio o in strutture extra – ospedaliere i principali parametri legati alla salute (pressione sanguigna, funzionalità cardiaca, valori glicemici, stato dell’ossigenazione etc.) facendo affluire i dati ad apposite strutture di refertazione e monitoraggio, abbasserebbe enormemente i costi del sistema sanitario e contemporaneamente offrirebbe un prezioso aiuto per la prevenzione e la cura delle malattie più diffuse legate all’invecchiamento.
Oggi l’Università Politecnica delle Marche è oggi protagonista in Italia ed in Europa di questi nuovi approcci sanitari. Il Dipartimento di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche ha infatti ottenuto un importante finanziamento da parte del Ministero della Ricerca nell’ambito del bando Smart Cities, settore Health. Nell’ambito di tale progetto, in collaborazione con più di 30 partner industriali ed accademici italiani (tra cui Telecom, Fondazione Don Gnocchi, Università Sapienza, Università di Genova, CNR, ecc.) si svilupperanno apposite reti di sensori e device specificatamente progettati per interagire con la persona in ambito domestico e fornire dati e servizi utilizzando la rete ed il cloud. Si realizzeranno quindi servizi per la diagnostica cardiaca, la riabilitazione ed il monitoraggio remoto di patologie croniche quali il diabete.