Il 18 febbraio scorso a Roma in Piazza del Popolo, artigiani, commercianti e piccoli imprenditori hanno partecipato alla grande manifestazione organizzata da Rete Imprese Italia (Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confcommercio e Confesercenti). Oltre 60000 persone, provenienti da tutta Italia hanno partecipato al grande evento, per urlare insieme “meno tasse e burocrazie per aiutare le piccole e medie imprese attanagliate da tasse vecchie e nuove”. La crisi infatti ha colpito duramente le imprese italiane registrando oltre 372mila fallimenti di impresa solo nell’anno 2013. Licenziamenti e chiusure di imprese causano un grave danno all’Italia intera.
I Presidenti delle cinque associazioni hanno sottolineato l’esigenza di un grande cambiamento, cominciando con la riduzione delle tasse, con la semplificazione della burocrazia, con una maggiore apertura di credito da parte delle banche, con un aiuto concreto e immediato per aiutare le imprese a riprendersi dalla grave crisi – tanto per citare solo alcuni dei problemi più “caldi”, non dimenticando gli imprenditori che si sono tolti la vita per le grandi difficoltà economiche.
Il primo ad intervenire è stato il presidente di Confesercenti, Marco Venturi (Presidente di turno di Rete ImpreseItalia) lanciando un messaggio al nuovo presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il Presidente Carlo Sangalli di Confcommercio incalza, urlando “Siamo tanti e se non avremo risposte torneremo sempre più numerosi e più determinati“. Insieme i cinque presidenti parlano di “cicatrici profonde e ferite aperte sulla pelle delle imprese, troppe, troppe tasse” e insieme dimostrano sul palco una grande vicinanza e compattezza. Il presidente Daniele Vaccarino della Cna e il presidente Giorgio Merletti di Confartigianato, usano toni forti contro il governo che appare sordo alle reali e più sentite esigenze delle categorie artigiane e commerciali, suscitando vivo entusiasmo tra i partecipanti.
L’Istat, del resto, parla chiaro. Solo nel 2013 l’edilizia ha registrato un meno 10,9% nelle costruzioni, per non parlare dei numerosi posti di lavoro persi e di cantieri sempre meno aperti sul territorio nazionale. Imprenditori, artigiani e commercianti, hanno voluto dare un segnale forte al Governo, chiedendo una grande svolta e aiuti concreti partendo dalla riduzione delle tasse, meno burocrazia e quindi più occupazione perché continuando così l’Italia non avrà mai un futuro per le nuove generazioni.
“Renzi, non stare tranquillo” ha detto, in conclusione degli interventi Giorgio Merletti. E questo, è questo è stato certamente l’ avvertimento più condiviso e il segnale di un nuovo corso dei rapporti tra Rete Imprese Italia e il mondo politico.