Si è tenuto a Roma il 25 giugno il Convegno promosso dal Sole 24 ore sulla sanità sostenibile. I problemi relativi alla sanità, emersi dai lavori, sono quelli ben noti. Ma alcune dichiarazioni fatte ci sembrano interessanti:
- Si è appreso che il Ministro della Salute ha intenzione di stringere entro luglio con le Regioni un “patto per la salute” che si basi su alcuni principi cardine:
- niente tagli lineari ma risparmi garantiti: dai costi standard; dall’e-health; dalle cure sul territorio, anche chiudendo o riconvertendo i piccoli ospedali;
- un livello di governance che e di programmazione che permetta in tutte le Regioni di attivare i modelli virtuosi che hanno garantito risparmi d efficienza;
- manutenzione dei lea.
- Sembra che sia scongiurato l’aumento, di due miliardi, dei ticket nel 2014 (il problema dei ticket va inquadrato, secondo il Ministro, nell’ottica della revisione del Fisco).
- E’ stato ricordato che entro ottobre entrerà in vigore la direttiva europea sulle cure transfrontaliere. Ciò vuol dire che si aprirà il “mercato” delle cure e per l’Italia potrebbe essere un’occasione da non perdere. Ma occorre mettere in evidenza le nostre eccellenze.
- Le “esportazioni” del settore sanitario anche in questo periodo di crisi sono aumentate significativamente.
- E’ stato detto, da più parti, che è necessario creare un sistema di controlli che garantisca la “trasparenza”.
- Le Regioni soggette al piano di rientro hanno ridotto sensibilmente il loro deficit.
Si è parlato anche dei Fondi integrativi, che si vanno rapidamente sviluppando, ma al riguardo non sono emerse indicazioni di sorta (a parte quelle del Censis secondo il quale le prestazioni dovrebbero essere “integrative” rispetto a quelle del servizio pubblico). Da ultimo è stato ribadito che la sanità rappresenta un elemento fondamentale della coesione sociale e che la nostra spesa sanitaria è al di sotto della media europea.