Sono circa 2 milioni 800mila le persone che ogni anno subiscono almeno un incidente domestico (più di 50 casi ogni 1000 abitanti/anno): al primo posto degli incidenti le cadute e in cima alla classifica delle vittime gli anziani. Soprattutto se donne, se soli o se ospiti di case di cura o di ospedali. Da rilevare che è proprio all’interno di queste strutture, l’incidenza delle cadute è 2-3 volte superiore rispetto a quella nelle abitazioni e per di più con complicazioni maggiori. E’ quanto rilevato dall’Istat sulle famiglie, pubblicato sul sito del Ministero della Salute.
Il tutto – spiega il ministero – si traduce non solo in termini di disabilità e ricoveri ospedalieri, lunghi e costosi per il Servizio sanitario nazionale (è stata calcolata una spesa di circa 400 milioni di euro per un ricovero da incidente domestico), ma anche in gravi ripercussioni psicologiche: la perdita di sicurezza e la paura di cadere possono accelerare infatti il declino funzionale e indurre depressione o isolamento.
Il problema è “diventato una priorità sanitaria, dal momento che la popolazione italiana (e occidentale in generale) è sempre più longeva – nel 2050 una persona su cinque avrà più di 60 anni – e che tra gli anziani le donne sono la maggioranza (55%)”. Anche secondo i dati del (Sistema informativo sugli infortuni in ambienti di civile abitazione dell’Istituto superiore di sanità) che si avvale di oltre 25 centri di Pronto soccorso dislocati sul territorio nazionale, le cadute rappresentano la prima causa di incidente domestico, soprattutto con l’aumentare dell’età, quando cominciano a comparire eventi strettamente legati a problemi di salute: cadute dal letto, cadute alzandosi dal letto o dalla sedia o in seguito a malore fanno la prima comparsa a partire dai 60 anni.
Il Ministero della Salute ha quindi ritenuto opportuno pubblicare sul proprio sito una serie di accorgimenti utili da adottare per evitare gli incidenti più frequenti.