A fine settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato la Nota di aggiornamento al DEF (NADEF), che rivede le stime dell’andamento dell’economia italiana rispetto a quelle prospettate lo scorso aprile nel DEF ed elenca nel dettaglio le previsioni di spesa e le principali misure economiche che il Governo intende assumere con la Legge di Bilancio per il 2022.
In premessa si afferma che la situazione sanitaria ed economica del Paese è nettamente migliorata negli ultimi mesi, e ciò è avvenuto grazie a misure preventive ben calibrate, al grande sforzo del personale sanitario, alla consapevole disciplina dimostrata dai cittadini, alle misure di sostegno economico attuate dal Governo e, in misura crescente, all’avanzamento della campagna di vaccinazione contro il Covid-19.
Ciò ha fatto sì che il quadro economico sia di gran lunga migliore di quello che si pensava potesse essere cinque mesi fa, quando era stato approvato il DEF, tanto che il debito pubblico è già in lieve discesa.
Nel DEF di aprile il Governo prevedeva che nel 2021 il PIL sarebbe cresciuto del 4,5%, dopo la riduzione dell’8,9% registrata nel 2020; prevedeva inoltre che nel 2021 il rapporto tra il deficit e il PIL (cioè tra il disavanzo annuale tra entrate e uscite dello Stato e quanto lo Stato ha prodotto in un anno) sarebbe stato dell’11,8%, un livello molto elevato dovuto alle misure di sostegno approvate per la pandemia da coronavirus, per poi scendere al 5,9% nel 2022.
Le previsioni contenute nel NADEF sono molto più ottimistiche: nell’anno in corso, secondo il Governo, il PIL dovrebbe crescere del 6%, anche ipotizzando un rallentamento nell’ultima parte dell’anno. Il rapporto deficit/PIL, invece, sarà del 9,4% nel 2021, del 5,6% nel 2022, del 3,9% nel 2023, e del 3,3% nel 2024. Si prevede inoltre per quest’anno un aumento degli investimenti di circa il 15% e di oltre il 6% per il prossimo, dopo il calo del 9,2% nel 2020.
L’espansione dell’economia italiana nei prossimi anni sarà sospinta da favorevoli condizioni monetarie e finanziarie, dal ritrovato ottimismo delle imprese e dei consumatori e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che rappresenta un’occasione inedita per rilanciare il nostro Paese all’insegna della sostenibilità ambientale e sociale.
Nel NADEF, oltre ad altre riforme strutturali – da inserire nella Legge di Bilancio – richieste dall’Europa per usufruire dei fondi del PNRR, si prevedono vari interventi che riguardano il sociale.
Tra questi:
- Il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, al fine di migliorare l’accesso alle cure e incoraggiare la prevenzione. Risorse aggiuntive destinate ai rinnovi dei contratti pubblici e al rifinanziamento delle politiche invariate.
- La messa a regime dal 2022 dell’Assegno Unico e Universale per i figli.
- Una misura per orientare la spesa per i servizi sociali del Fondo di Solidarietà Comunale per raggiungere l’obiettivo di servizio di 1 assistente sociale ogni 6.500 abitanti per ciascun Ambito Sociale Territoriale.
- Un Disegno di legge recante “Legge quadro per le disabilità”.
- Un Disegno di legge recante misure di attuazione del Patto per la salute 2019-2021 e per il potenziamento dell’assistenza territoriale.
- Un Disegno di legge denominato “Sistema degli interventi a favore degli anziani non autosufficienti”.
Il Disegno di legge di Bilancio 2022, che contiene la manovra triennale di finanza pubblica, dovrà essere presentato dal Governo al Parlamento entro il prossimo 20 ottobre.
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