Le Regioni, tenuto conto del quadro costituzionale emerso dall’esito del referendum del 4 dicembre 2016, confermano la unanime e piena volontà di consolidare la leale collaborazione tra i diversi livelli istituzionali coinvolti nella governance del Servizio Sanitario Nazionale, con l’obiettivo primario e irrinunciabile di fornire ai cittadini servizi sanitari efficaci, appropriati, innovativi e qualitativamente adeguati, perseguendo la sostenibilità del sistema attraverso l’efficienza dei propri processi programmatori, organizzativi e di produzione.
Se è vero – come le Regioni ritengono – che il SSN, giunto al suo 40esimo anno di vita, rappresenta motivo di orgoglio e patrimonio inestimabile e irrinunciabile del Paese, del suo sviluppo e della sua coesione sociale, è necessario che la Sanità sia messa al centro delle azioni e dell’agenda del Governo e che le decisioni dello Stato, a partire dal nuovo Patto per la Salute, siano coerenti con tali principi ed affermazioni già nella prima e irrinunciabile scelta che gli compete: il livello di finanziamento del SSN in misura coerente ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) che si intendono garantire alla popolazione.