Home

La Corte costituzionale ha dichiarato illegittima – come del resto sostenuto da sempre dall’Anap – una norma decisa nel 2012 dal Governo Monti, sull’onda dell’emergenza, che bloccava la rivalutazione annuale delle pensioni superiori a circa 1.500 euro lorde (rivalutazione pari, rispettivamente, al 2,7 per cento per il primo anno e al 3 per cento per il secondo).

I giudici costituzionali hanno in sostanza stabilito che lo Stato può applicare in modo limitato la rivalutazione dei trattamenti pensionistici, ma lo deve fare seguendo alcuni criteri e bilanciando le esigenze dei conti pubblici con quelli dei pensionati. Gli interventi non devono essere ripetuti nel tempo, devono essere ragionevoli ed adeguatamente motivati. In questo modo secondo la Corte vengono violati gli articoli 36 e 38 della Costituzione, in materia di proporzionalità e adeguatezza dei trattamenti.

Tenuto conto del rilevante onere che per le casse dello Stato, comporterebbe l’applicazione piena della sentenza, il Governo, sta ora valutando, nel rispetto dei principi enunciati dalla Corte, entro quali limiti, in che forme ed in che tempi provvedere al rimborso degli aumenti non erogati ed al conseguente incremento delle pensioni anche per gli anni futuri. In proposito, il Cupla, ha chiesto un urgente incontro con il Ministro Poletti.

Sarebbe stato auspicabile – ha affermato, dal canto suo, il Presidente dell’Anap Palazzi – che il Governo, prima di adottare provvedimenti relativi ai pensionati, provvedimenti a volte sbagliati e addirittura incostituzionali, avesse consultato le Associazioni dei pensionati, riconoscendo il loro ruolo di rappresentanza e di tutela dei diritti degli anziani. Una regola questa che vorremmo divenisse una costante almeno per il futuro e che dovrebbe guidare il Governo Renzi anche nella definizione delle modalità di rimborso”.

Condividi l’articolo
Corte Costituzionale boccia il blocco sulla rivalutazione delle pensioni
portale anap confartigianato persone