La “bolletta energetica” pagata da famiglie e imprese in Italia è del 18% più alta rispetto alla media europea e allineare i prezzi dei prodotti energetici italiani (energia elettrica, gas e carburanti) a quelli medi europei vorrebbe dire risparmiare ogni anno 25 Mld di euro. Su tale dato pesano tasse elevate, una dipendenza dai combustibili fossili tra le più alte in Europa, un mercato del gas e dell’elettricità con prezzi molto più alti rispetto alle altre piazze europee.
Queste solo soltanto alcune delle valutazioni che emergono dal Dossier presentato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile nel corso del Convegno “I Costi dell’Energia in Italia”, organizzato in preparazione degli Stati Generali della Green Economy 2013, che si terranno a Rimini il 6 e 7 novembre 2013.
L’analisi evidenzia, tra l’altro, come le famiglie siano particolarmente penalizzate nei consumi di gas naturale, che pagano dal 24 al 35% in più della media europea (circa 300€/anno per famiglia). Le imprese, specie quelle medio-piccole, risentono invece degli alti costi dell’elettricità, dovendo fare i conti con un kWh dal 30% fino all’86% più della media europea. A questo si aggiunge che i prezzi di benzina e diesel, che rappresentano la voce principale di spesa della bolletta energetica, sono mediamente più alti del resto d’Europa e questo differenziale è aumentato in modo sensibile negli ultimi anni.
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