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A partire da maggio aumenta del 4,3% il costo della bolletta dell’elettricità. Lo ha comunicato l’Autorità per l’energia, la quale ha approvato l’adeguamento della componente tariffaria a copertura dei costi per gli incentivi diretti alle fonti rinnovabili e assimilate per tutte le categorie di utenti, Risultato: per la famiglia tipo ci sarà una maggiore spesa per pagare le bollette della luce di altri 21,44 euro all’anno, che si sommano agli aumenti che ci sono stati negli anni precedenti, per cui si troverà a dover sborsare 512 euro l’anno in più rispetto a cinque anni fa.

Ma perché le bollette continuano a crescere mentre il costo delle materie prime è sceso e i consumi sono ridotti ai minimi? Secondo il quotidiano “La Stampa” è tutta colpa di oneri, tasse, incentivi, balzelli e sussidi indiretti: una sfilza di voci che s’è ingrossata di anno in anno, in barba al mercato e alla competizione. Ad esempio, pochi sanno che contribuiamo a sostenere vecchissimi interventi, come quello per lo smaltimento delle vecchie centrali nucleari, oppure le agevolazioni per alcune società con alti consumi individuate per le legge.

Andando nel dettaglio, solo il 50% di quanto paghiamo è effettivamente per quanto consumiamo. Il resto se ne va soprattutto in imposte e oneri generali, che pesano rispettivamente per il 13,34% e il 21,43%. All’interno degli oneri generali gli incentivi alle fonti rinnovabili pesano, su ciascuno di noi, quasi 93 euro all’anno. Altri 4,6 euro li paghiamo per la messa in sicurezza del nucleare (contribuiamo, ad esempio, allo smantellamento delle centrali di Latina, Caorso, Trino vercellese), ben 7,44 finiscono invece ad agevolare le imprese manifatturiere a forte consumo energetico. Un tesoretto da 300 milioni l’anno (ogni famiglia contribuisce con 2,18 euro) è destinato a Ferrovie dello Stato, che gode di una tariffa speciale.

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Bolletta per l’elettricità più cara, ma quante tasse!
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