Nel 2016 l’Istat ha avviato la prima edizione del Censimento permanente delle istituzioni non profit, svolgendo nel periodo novembre 2016 – aprile 2017 la rilevazione campionaria che ha coinvolto circa 43 mila unità.
Si è data cosi attuazione alla strategia definita dall’Istat per i censimenti permanenti, che prevede la realizzazione di indagini campionarie ad integrazione dei registri statistici e dei dati di fonte amministrativa. Tale strategia, adottata per innovare i censimenti relativi sia agli individui sia alle unità economiche (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, aziende agricole), è finalizzata a ridurre il carico statistico sui rispondenti e, al contempo, rendere disponibili informazioni con maggiore frequenza, tempestività ed impatto informativo sui cambiamenti strutturali e i fenomeni emergenti. In tal modo è possibile monitorare continuamente l’evoluzione del settore e il contributo allo sviluppo sociale ed economico del Paese.
In particolare, a partire dal registro statistico delle istituzioni non profit, verranno diffuse ogni anno informazioni aggiornate sulla consistenza e le caratteristiche strutturali di queste unità, utilizzando tutte le fonti amministrative e statistiche disponibili. Sulla base di rilevazioni campionarie verranno inoltre realizzati con frequenza triennale approfondimenti tematici finalizzati a misurare aspetti particolarmente rilevanti per i cittadini e i principali stakeholders di settore.
Oggi, a soli quattro anni di distanza dai dati diffusi in occasione dei censimenti del 2011, vengono rese disponibili informazioni sul numero di istituzioni non profit attive in Italia al 31 dicembre 2015 e sulle loro principali caratteristiche strutturali (forma giuridica adottata, attività svolta in modo prevalente, risorse umane impiegate fra dipendenti e volontari). Viene inoltre restituito un quadro più ampio ed articolato delle attività svolte dalle istituzioni non profit in relazione all’orientamento verso i destinatari dei servizi erogati (mutualistico o solidaristico) e alle finalità perseguite (promozione e tutela dei diritti, sostegno e supporto a soggetti deboli o in difficoltà, cura e sviluppo dei beni comuni).
Nel corso del 2018 l’Istat completerà il quadro informativo con ulteriori dati e una serie di approfondimenti su: lavoratori esterni impiegati e categorie professionali di lavoratori retribuiti e volontari; attività svolte e servizi erogati; dimensioni economiche e tipologia di attività economica svolta (market o non market); voci di bilancio e fonti di finanziamento prevalente; governance e capacità di coinvolgimento dei soci/lavoratori/volontari e degli stakeholder nella definizione delle strategie istituzionali; attività orientate a ridurre vulnerabilità ed esclusione sociale. Saranno infine diffuse informazioni su relazioni e partnership con altri attori del sistema socio-economico, nonché informazioni relative agli strumenti di comunicazione adottati in relazione agli obiettivi prefissati e alle modalità di raccolta fondi attuate.
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