Se è vero che le tendenze che nascono negli States fanno presto a diventare globali, prepariamoci a un nuovo fenomeno immobiliare: la condivisione di case fra persone anziane. Sì perché in alcuni Stati americani questa abitudine ha registrato un incremento del 50% nell’ultimo anno. Si tratta di proprietari di immobili, rimasti soli e avanti con l’età, che, per provare a ottimizzare le spese e scongiurare la solitudine, cercano dei compagni di appartamento loro coetanei.
A giudicare dai numeri diffusi negli Stati Uniti questo nuovo trend si sta diffondendo soprattutto fra le donne, forse ispirate dalla serie cult anni ’80 “Cuori senza età”, che condividendo gli appartamenti riescono a evitare di trasferirsi in una casa di riposo o presso la famiglia dei propri figli. In questo modo anche i canoni di locazione e le bollette diventano più leggere e, secondo gli enti sociali americani, è anche un modo per combattere la condizione di senzatetto, alla luce di redditi sempre più bassi fra i pensionati, soprattutto fra le donne.
Come racconta chi sta già vivendo questa esperienza, la vita non cambia molto: ognuno, durante il giorno, è impegnato con le proprie attività, ma alla sera ci si ritrova e si riesce a chiacchierare piuttosto che stare in silenzio o davanti al televisore. Inoltre, ciò che si risparmia con la condivisione di un immobile lo si può investire nelle cose che si amano, come il teatro, il cinema o i viaggi. Come accade fra i millenials, per cui vivere in appartamenti condivisi è ormai la normalità nel nostro Paese, dividere le spese consente anche di poter scegliere case migliori di quelle che ci si potrebbe permettere da soli.
Gli esperti americani sottolineano come, nel caso di inquilini anziani, sia fondamentale che i contratti prevedano clausole per ogni evenienza, come la possibile comparsa di malattie o infortuni per i quali diventa necessaria la presenza di un badante oppure la possibilità o meno di adottare un animale da compagnia. Stando alle agenzie che si occupano di questo tipo di accordi, pare che i contratti più duraturi e meglio riusciti siano quelli firmati da donne le quali, prima di andare a vivere insieme, approfondiscono sempre la loro conoscenza per capire se può funzionare e, una volta deciso… difficilmente si sbagliano.
Fonte: Immobiliare.it news
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