Dal 16 al 17 giugno 2022 la Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE) ha organizzato, in collaborazione con il Governo italiano, una Conferenza Ministeriale sull’Invecchiamento per completare il 4° ciclo di revisione e valutazione (2018-2022) del Piano Internazionale di Madrid di Azione sull’Invecchiamento (MIPAA) e la sua strategia di attuazione regionale.
La Conferenza, incentrata su “Un mondo sostenibile per tutte le età – Unire le forze per la solidarietà e le pari opportunità per tutta la vita”, ha segnato il 20° anniversario dell’adozione del MIPAA.
Durante i tre giorni di lavoro, delegazioni nazionali, società civile e ricercatori hanno discusso le interazioni tra i processi internazionali sui diritti umani delle persone anziane e sulle politiche socioeconomiche globali che integrano l’invecchiamento.
Il risultato della Conferenza sono due dichiarazioni complementari: quella adottata dai Ministri, che riafferma l’impegno verso politiche di invecchiamento positive, e la seconda adottata congiuntamente dalla società civile e dai ricercatori.
Il contributo di AGE Platform Europe
Prima della conferenza, in una lettera indirizzata ai governi nazionali e alla Commissione europea, AGE Platform Europe, la piattaforma a livello europeo di cui l’Anap fa parte, aveva presentato un documento programmatico che includeva le seguenti raccomandazioni per:
- Porre gli anziani, come titolari dei diritti, al centro della prossima strategia di attuazione regionale.
- Impegnarsi attivamente e positivamente nel processo verso una convenzione internazionale sui diritti delle persone anziane.
- Adottare strategie nazionali per l’uguaglianza tra età a livello dell’UE.
- Investire nella qualità, convenienza e accessibilità dell’assistenza a lungo termine e trasformare l’assistenza a lungo termine in un ambiente in cui vivere e impegnarsi.
- Tener conto delle evidenze statistiche relative alla realtà dell’aumento della longevità e della diversità in età avanzata.
- Includere le persone anziane come utenti e co-creatori di servizi digitali e per la disponibilità offline di tutti i servizi essenziali.
La Dichiarazione Ministeriale
La dichiarazione ministeriale finale rinnova l’impegno degli Stati membri nei confronti delle politiche per l’invecchiamento dopo il ciclo chiuso nel 2022. I Ministri hanno sottolineato le numerose sfide che permangono nella protezione sociale, nell’assistenza a lungo termine, nel mercato del lavoro, nella partecipazione degli anziani e nella promozione della salute.
Hanno riconosciuto gli effetti negativi sproporzionati che la pandemia ha avuto sugli anziani e il ruolo cruciale della società civile, degli assistenti informali e dei volontari nell’arginare le sfide sorte durante la pandemia.
I nuovi obiettivi politici sono formulati lungo tre assi:
- Promuovere l’invecchiamento attivo e in buona salute: andare oltre l’inclusione nel mercato del lavoro, combattere anche le degenerazioni dell’invecchiamento, investire nella promozione della salute, combattere la solitudine e l’isolamento sociale, proteggere dalla violenza e dagli abusi, promuovere la digitalizzazione a misura di anziano.
- Garantire l’accesso all’assistenza a lungo termine e al sostegno per le famiglie e i prestatori di assistenza, ivi compreso il lavoro per un’assistenza integrata e centrata sulla persona garantendo l’indipendenza e l’autodeterminazione, preparandosi per il previsto aumento dei bisogni di assistenza, migliorando le condizioni di impiego degli operatori sanitari, del sostegno informale e degli assistenti familiari, ampliando la protezione dall’abbandono e dall’abuso nell’assistenza.
- Integrare l’invecchiamento per far progredire una società per tutte le età, compreso lo sviluppo di quadri nazionali per l’integrazione dell’invecchiamento, il coordinamento delle politiche relative all’invecchiamento, lo sviluppo del coinvolgimento delle parti interessate e il miglioramento della ricerca e dei dati sensibili per quello che riguarda l’età e il genere.
La Dichiarazione ministeriale si limita a chiedere lo sviluppo di un quadro giuridico internazionale sui diritti umani delle persone anziane, ma riconosce la procedura del gruppo di lavoro aperto sull’invecchiamento.
Qual è l’eredità della Conferenza?
L’UNECE ha ora un’agenda rinnovata per definire politiche positive per l’invecchiamento. Accogliamo con particolare favore l’impegno a favore dell’integrazione dell’invecchiamento come un passo molto positivo verso politiche coordinate. Insieme ai ricercatori e ad altre organizzazioni della società civile, ci auguriamo che la nostra dichiarazione di adesione, redatta in modo complementare alla Dichiarazione ministeriale, guidi allo stesso modo le azioni nazionali sull’invecchiamento.
Lo slancio acquisito dalla Conferenza è un’opportunità per un dialogo continuo con i responsabili politici a tutti i livelli. AGE Platform, insieme ai suoi membri, lavora per monitorare le azioni dei Governi nello sviluppo di politiche sull’invecchiamento positive e coordinate e per supportare il processo di stesura di una convenzione internazionale sui diritti delle persone anziane.
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