Ormai è appurato: uno stile di vita corretto e attivo ritarda il declino cognitivo, in particolare la demenza senile e l’Alzheimer. La conferma arriva da uno studio trentennale avviato nel lontano 1979, che illustra le 5 regole dell’eterna giovinezza cerebrale. Si parte dal divieto di fumare, passando per la pratica regolare di un’attività fisica, limitando il consumo di alcolici a favore di abbondanti porzioni di frutta e verdura al fine di mantenere un peso accettabile. Sono questi gli assi nella manica per allontanare il rischio del deterioramento cognitivo.
Analizzando i dati relativi a più di 2000 cittadini britannici, si è giunti alla conclusione che se si cerca di seguire uno stile di vista equilibrato, si riducono notevolmente i rischi per la salute fisica e mentale. In particolare, si assiste mediamente ad una diminuzione del 50% delle probabilità di diventare diabetici o di incorrere in malattie cardiovascolari, ma – ancor meglio – si riducono del 60% le probabilità di contrarre malattie del sistema nervoso, quali Alzheimer e demenza.
Con riferimento all’alimentazione, inoltre, un recente studio condotto da un gruppo di ricercatori americani e pubblicato sul Journal of Medical Association, ha dimostrato che la malattia di Alzheimer può essere arginata grazie all’assunzione di vitamina E. Si tratta, come noto, di una sostanza contenuta in alimenti diffusi e consumati con frequenza come le uova, l’olio di oliva e molti tipi di verdure. La ricerca, condotta su un campione di circa 500 pazienti nell’arco di un anno, ha rilevato un rallentamento del 19% della progressione clinica della malattia nelle persone cui erano state somministrate dosi maggiori di vitamina E.