In Veneto nel 2017 quasi 17mila gli “over 65” truffati o rapinati -10% rispetto a due anni fa. In regione, ogni 100.000 abitanti si conta tra gli anziani una incidenza di 318 vittime di furti, 23 di truffe e frodi informatiche e 3 di rapine, per un totale di 344 vittime.

Mestre 25 febbraio 2020 – Ci mancava anche questa! Immancabile chi approfitta della situazione di difficoltà per fare leva sulle paure della gente. E degli anziani, in particolare.

Sono infatti stati segnalati e denunciati, anche in Veneto, casi di tentativi di truffa da parte di falsi infermieri o finti volontari della Croce Rossache si presentano a casa per fare i test. Oppure telefonano per segnalare la necessità di eseguire a domicilio il tampone. Sono truffe. E come tale vanno gestite. I truffatori professionisti, veri e propri mascalzoni, le inventano tutte e adattano la loro modalità di agire in casi come questi.

“Come ANAP, l’Associazione dei Pensionati di Confartigianato che conta solo in Veneto oltre 26 mila soci – afferma Fiorenzo Pastro Presidente Regionale -, siamo impegnati da anni a fianco delle Forze dell’Ordine per prevenire truffe e furti a danni degli anziani. Ed è proprio sulla scorta della nostra esperienza maturata con la Campagna Più sicuri insieme, promossa da ANAP, assieme con il Ministero dell’Interno, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale, con il contributo della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza, che ci sentiamo di raccomandare, anche in questo caso straordinario, alcune semplici indicazioni”:

  1. Le aziende ULSS non inviano personale a domicilio per effettuare visite e test per il coronavirus. Gli operatori sanitari effettuano visite ed eventuali esami a domicilio solo se allertati preventivamente dai cittadini stessi che, attraverso il medico di famiglia, il 118, il numero nazionale 1500, abbiano segnalato sintomi sospetti o la necessità di accertamenti.
  2. Non aprire la porta di casa a persone sconosciute. Non dare ascolto ad eventuali sconosciuti che si spacciano per operatori della tua ULSS. Respingiamo senza replica lo sconosciuto che citofona inventando scuse e stratagemmi per entrare in casa.
  3. Avvisare le forze dell’ordine. Se ti senti minacciato o sei vittima di un reato, o per qualsiasi dubbio o per segnalare comportamenti sospetti, telefona subito al 113, 112 o 117 o alla Polizia Locale.
  4. E’ possibile vivere in maniera sicura in casa propria: il nostro vicino, un amico che può aiutarci nella gestione del quotidiano e le persone di nostra fiducia sono parte integrante della nostra vita, sono loro che dobbiamo tenere in considerazione. Anche nei momenti di difficoltà, se siamo in pericolo o se abbiamo subito una truffa.

ANAP invita tutti i soci e i pensionati a evitare allarmismi ed attenersi con il massimo della responsabilità civica alle disposizioni che verranno date dalle Autorità competenti.

Il Ministero della Salute ha fornito chiarimenti sui comportamenti da tenere da tutti i cittadini nella ordinaria vita di ogni giorno.

Situazione epidemiologica e valutazione del rischio: La trasmissione/contaminazione avviene a seguito di contatti stretti e prolungati con persona infettata. I sintomi più comuni sono febbre, tossa secca, mal di gola, difficoltà respiratorie.

Indicazioni operative: Il Ministero suggerisce l’adozione delle stesse misure preventive utilizzate per le malattie trasmesse per via respiratoria.

Coronavirus Occhio alle truffe. I consigli di Anap Veneto
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