Il numero di nuovi contagi ha superato il livello della prima ondata toccando il 20 ottobre quota 10.874 (9.855 la media degli ultimi 7 giorni). Su tale risultato incide anche (in misura da definire) la maggior quantità di tamponi effettuati. In questo articolo si analizzeranno altre variabili del fenomeno per una visione più approfondita, anche se non completa, della dinamica. A tal fine sono riportate nella seguente le variabili rilevate di alcune date selezionate come rappresentative.
Dal confronto si evince come il numero di nuovi positivi osservati il 20 ottobre sia più che raddoppiato rispetto alla data che ha portato al picco di terapie intensive (+126% nuovi positivi) rilevati mediante una quantità di nuovi tamponi quasi tripla (+287%). La quota di nuovi positivi sui nuovi tamponi effettuati era quindi del 12,9% il 4 aprile e del 7,5% il 20 ottobre (il massimo di questo indicatore è stato raggiunto il 9 marzo con un valore del 46,2%: 1.797 nuovi positivi su 3.889 nuovi tamponi). A confortare sulla prevalenza di nuovi asintomatici rilevati (quindi non rilevabili nella fase precedente per una diversa capacità di monitoraggio del fenomeno) è anche la % di ospedalizzati sui positivi, pari al 37,4% il 4 aprile e al 6,5% il 20 ottobre, e la % di ricoveri in terapia intensiva sui attuali positivi, quota del 4,5% il 4 aprile e dello 0,6% il 20 ottobre.
L’evidenza di un aumento della dinamica, seppur con intensità diverse da quelle che lascerebbero intendere i dati sui nuovi contagi, è tuttavia rilevabile dal livello delle ospedalizzazioni che, seppur a livello inferiore rispetto ai picchi, come anticipato, è in ripresa rispetto al punto di minimo del 1 agosto e in notevole incremento rispetto al 14 settembre (data presa come rappresentativa in quanto indicata con ordinanza ministeriale per la riapertura delle scuole). Per una analisi più chiara del fenomeno tramite questa variabile, si rappresenta in calce il fenomeno come variazione % del valore medio settimanale degli ospedalizzati rispetto alla settimana precedente (il grafico parte dalla settimana iniziata il 23 marzo quando è scesa al di sotto del 100%, per escludere le prime settimane di esplosione del fenomeno). Dalla rappresentazione si rileva l’intensità dell’aumento del fenomeno successivamente alla settimana iniziata il 3 agosto.
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