Si spende di più per la salute, soprattutto nel caso di anziani soli. Lo afferma l’Istat, che registra un aumento nel 2017 dell’8% della spesa delle famiglie per salute e sanità, fino a 123 euro al mese a famiglia. Per i single anziani l’incremento delle spese sanitarie, considerate largamente incomprimibili, è due volte più forte e raggiunge il 17,3%. L’Istat stima che nel 2017 ogni famiglia ha speso mediamente e complessivamente (quindi per ogni genere di necessità) 2.564 euro al mese (+1,6% rispetto al 2016, +3,8% nei confronti del 2013, anno di minimo per la spesa delle famiglie). Sebbene si confermi in crescita per il quarto anno consecutivo, la spesa media mensile familiare rimane al di sotto dei 2.640 euro del 2011.
Considerando la ripresa della dinamica inflazionistica (+1,2% nel 2017 rispetto al -0,1% del 2016, quando la spesa media mensile era salita dell’1,0%), l’incremento di spesa in termini reali subisce un rallentamento. Al netto del costo stimato degli affitti figurativi, la spesa media familiare è pari a 1.977 euro, +2,2% rispetto al 2016. A far registrare un aumento significativo della spesa complessiva rispetto al 2016 sono le famiglie con persone laureate (+3.679 euro mensili, +3,6%) e quelle con persone diplomate di scuola secondaria superiore (2.846, +2,2%).
Le famiglie con persone laureate spendono mediamente 2,2 volte in più rispetto alle famiglie con grado di istruzione basso. Le prime spendono di più per ricreazione, spettacoli e cultura (6,4%), servizi ricettivi e di ristorazione (6,8%); le seconde, caratterizzate da persone di riferimento mediamente più anziane, hanno invece una struttura di spesa concentrata soprattutto su bisogni primari (68,4% per alimentari, abitazione, mobili, articoli e servizi per la casa) e sanità (6,7% contro una media nazionale del 4,8%).
La spesa delle famiglie di soli stranieri si concentra su beni e servizi essenziali: il 22,0% è destinato alla spesa alimentare e il 36,8% all’abitazione. Per queste famiglie rimane stabile, invece, la quota di spesa destinata alla sanità (2,8%, pari a 48 euro mensili), ben al di sotto della media nazionale (4,8%), anche per effetto di una minore età media dei componenti.
Potrebbe interessarti: