Lo SPID ovvero il Sistema Pubblico di Identità Digitale, diverrà necessario a partire dal 28 febbraio 2021 per poter accedere ai servizi della PA (Pubblica Amministrazione) che porterà quindi al nuovo riconoscimento digitale. Già dal 1° Ottobre l’INPS non ha più rilasciato i codici Pin per accedere ai propri servizi.
Una novità nata dal decreto Semplificazioni dello scorso 16 luglio che quasi sicuramente porterà non pochi disagi special modo agli anziani o comunque a coloro che non hanno dimestichezza con la tecnologia. Infatti per poter utilizzare questa nuova modalità d’accesso, bisognerà avere necessariamente una mail e quindi uno smartphone o un tablet o comunque un computer.
Poste Italiane segnalano che per evitare code nei propri uffici, a partire dal 18 gennaio, si potrà richiedere lo SPID con una prenotazione tramite tre modalità, ovvero sito internet, l’app di BancoPosta o tramite WhatsApp con il numero 371.500.37.15 chattando direttamente con un assistente automatico. Dopo la ricezione della conferma di prenotazione, sarà possibile recarsi al proprio ufficio postale.
Ma vediamo quindi come semplificare la modalità per richiedere la nuova Identità Digitale e quando usarlo in questa breve guida.
Dove posso rivolgermi per richiedere lo SPID?
I gestori accreditati dall’Agid, l’Agenzia per l’Italia Digitale, sono Poste Italiane, Aruba, Intesa, Tim, Infocert, Namiral, Sielte, Lepida o Register. Ogni gestore offre diverse modalità per poter richiedere e quindi ottenere lo SPID e diversi livelli di sicurezza.
In base al gestore scelto si può ottenere la propria Identità Digitale recandosi di persona agli uffici predisposti o online. Ci sono ovviamente modalità gratuite o a pagamento, per cui è sempre meglio chiedere prima.
Come detto, ogni servizio offre un livello di sicurezza fino ad un massimo di tre livelli.
- Livello 1: credenziali quali nome utente e password
- Livello 2: credenziali e generazione di un codice temporaneo o l’utilizzo di un’apposita app
- Livello 3: nome utente e password e l’utilizzo di eventuali dispositivi come smart card rilasciati dal gestore. In questo caso serve necessariamente un computer perché il lettore funzioni.
Quali documenti devo presentare per registrarmi?
Servono un documento di identità valido (carta di identità, passaporto, patente o permesso di soggiorno), la tessera sanitaria, una email personale e il proprio numero di cellulare.
Come avviene la registrazione?
La registrazione, in base al servizio scelto avviene con l’inserimento dei propri dati con una successiva creazione delle nuove credenziali e un riconoscimento tramite per esempio un SMS o una mail di verifica.
Chi può richiedere lo SPID?
Tutti i cittadini italiani, possessori di permesso di soggiorno e che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età.
A quali servizi potrò accedere?
Tutti i servizi della PA, quali i servizi INPS e il suo portale per richiedere per esempio l’assegno familiare o semplicemente per vedere la propria pensione, l’Agenzia delle Entrate per visionare la dichiarazione dei redditi, richiedere prestazioni sanitarie e pagare tasse pubbliche come Tasi o bollo auto.
Si può anche accedere ai servizi del Miur per iscrivere i propri figli a scuola. Sempre con lo SPID si può partecipare al cashback iniziato in via sperimentale dall’8 dicembre 2020 ed entrato a pieno regime dal 1° gennaio 2021. Inoltre, permetterà di ridurre il problema del furto d’identità.
Gli uffici territoriali dell’Anap sono a disposizione per ogni ulteriore informazione al riguardo.
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