Il maxi Decreto-legge 19 maggio 2020 n. 34 (cosiddetto Decreto Rilancio), contenente misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, composto di ben 266 articoli, ha cominciato il suo iter al Senato per essere discusso e convertito in legge.
Esso si aggiunge ad altri sette decreti-legge da convertire legati all’emergenza Coronavirus, da quello che regolamenta gli spostamenti all’interno delle regioni e le riaperture delle attività commerciali a quello sulla app sui telefonini per la gestione dei sistemi di allerta coronavirus, da quello sull’istruzione e gli esami di Stato a quello sui test sierologici. E in più c’è il decreto semplificazioni che si dovrebbe aggiungere a breve.
E’ un Parlamento sotto pressione quello che ha cominciato ad esaminare il Decreto Rilancio. Il Decreto è di enorme portata e di fondamentale importanza per venire incontro in questa fase alle necessità dei cittadini, delle imprese, degli operatori sanitari e per cercare di uscire dalla gravissima crisi economica e sociale in cui siamo piombati a causa del Coronavirus. Al di là dei giudizi di merito sul provvedimento e auspicando che vengano apportate le migliorie che sono necessarie, si spera che il decreto sia approvato da entrambi i rami del Parlamento entro 60 giorni, pena la sua decadenza.
Dopo aver visto i contenuti del decreto per quanto riguarda la sanità, esaminiamo adesso altri aspetti che possono interessare gli anziani come cittadini o come famiglia.
Abolizione clausole di salvaguardia
Dopo il balletto di rinvii e di parziale cancellazione che ha caratterizzato le manovre economiche negli ultimi anni, le clausole di salvaguardia, cioè il rischio di un aumento delle aliquote IVA e delle accise, vengono cancellate definitivamente. Nella prossima Legge di Bilancio non incomberà più la minaccia di un aumento fiscale che si tradurrebbe automaticamente in una riduzione della capacità di spesa dei cittadini, e quindi di un’accentuazione delle difficoltà delle imprese. Tale cancellazione vuole dare un segnale di fiducia ad imprese e consumatori, per creare un clima di certezze a fronte di una situazione sociale ed economica quantomai complessa.
Reddito di emergenza
Viene istituito a decorrere dal mese di maggio 2020 un Reddito di emergenza (REM) quale misura di sostegno al reddito per i nuclei familiari in difficoltà in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il REM è determinato in un ammontare pari a 400 euro mensili fino ad un massimo di 800 euro mensili e le relative domande possono essere presentate entro il mese di luglio 2020.
Tra i requisiti:
- residenza in Italia
- reddito familiare inferiore al reddito di emergenza spettante
- patrimonio mobiliare familiare 2019 inferiore a 10mila
- Isee inferiore a 15mila euro
- non beneficiare di ulteriori sussidi.
Bonus vacanze
Per il 2020 è previsto a favore dei nuclei familiari con ISEE non superiore a 40.000 euro, un Bonus per il pagamento di servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive, agriturismi e bed & breakfast. Il Bonus è utilizzabile dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 ed ha un valore di 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone, di 150 euro per quelli composti da una sola persona, di 500 euro per gli altri.
Le spese devono essere sostenute in un’unica soluzione in relazione ai servizi resi da una singola impresa del settore turistico-ricettivo e il pagamento dovrà essere diretto, senza l’intermediazione di soggetti diversi da agenzie di viaggio e tour operator. Il Bonus ha la forma del credito d’imposta e si realizza con l’applicazione di uno sconto dell’80 per cento sul costo del servizio e con una detrazione fiscale per il restante 20 per cento. Lo sconto è rimborsato al fornitore sotto forma di credito d’imposta.
Bonus mobilità
Viene introdotto un “bonus bici“, che copre il 60% della spesa sostenuta, per un massimo di 500 euro, per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, e veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica quali segway, monopattini, hoverboard e mono-ruota. Il buono vale anche per l’uso di servizi di mobilità condivisa (sharing) a uso individuale esclusi quelli con autovetture.
Sono inoltre previsti bonus per la rottamazione di veicoli ed il diritto ad ottenere dalle aziende di trasporto pubblico locale il rimborso o il prolungamento della durata degli abbonamenti non utilizzati dagli utenti nel periodo del lockdown. Potranno beneficiare del bonus bici tutti coloro che hanno acquistato il mezzo a partire dal 4 maggio 2020 o che lo acquistino entro il 31 dicembre 2020, a patto che risiedano in Comuni con più di 50mila abitanti.
Le modalità di erogazione del buono sono due. Nella prima fase basterà la fattura e, non appena sarà predisposta dal Ministero dell’Ambiente, accedere tramite credenziali Spid (sistema pubblico di identità digitale) ad un’apposita applicazione web e richiedere il rimborso. Una volta che l’applicazione sarà operativa (entro 60 giorni dalla pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale) le bici potranno essere acquistate con un buono spesa digitale che i beneficiari potranno generare sull’applicazione web, sempre con i limiti di contributo sopra specificati.
Inoltre per il 2021 sono previsti contributi di rottamazione per le auto fino a Euro 3 e per i motocicli fino a euro 3 a due tempi: in questo caso il buono mobilità sarà di 1.500 euro per ogni auto rottamata e 500 euro per ogni motociclo dismesso. Il bonus potrà essere usato per acquistare, anche in favore di persone conviventi, abbonamenti per il trasporto pubblico locale e regionale, bici anche a pedalata assistita e mezzi elettrici per la mobilità personale.
Edilizia
A partire dal primo luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021 è previsto un superBonus in edilizia pari al 110% della spesa sostenuta per specifici interventi volti ad incrementare l’efficienza energetica degli edifici (ecobonus), la riduzione del rischio sismico (sismabonus) e per interventi connessi all’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. In alternativa alla detrazione fiscale si può scegliere lo sconto in fattura da parte del fornitore, che lo potrà recuperare come credito di imposta o cederlo ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari.
Versamenti tasse e contributi
I versamenti di tasse e contributi, sospesi per i mesi di marzo, aprile e maggio, slittano al 16 settembre e potranno avvenire, senza sanzioni e interessi, in un’unica soluzione o in 4 rate mensili di pari importo a decorrere da mese di settembre. Sono sospesi i pignoramenti su stipendi e pensioni.
Bonus babysitter o per centri estivi
Fino al 30 settembre 2020, e per un periodo continuativo o frazionato comunque non superiore a trenta giorni, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato hanno diritto a fruire, per i figli di età non superiore ai 12 anni, di uno specifico congedo, per il quale è riconosciuta una indennità pari al 50 per cento della retribuzione. In alternativa, è prevista la possibilità di avere la corresponsione di un bonus per pagare servizi di babysitting, oppure per l’iscrizione dei bimbi ai servizi integrativi per l’infanzia, ai servizi socio educativi territoriali, ai centri estivi, nel limite massimo complessivo di 1200 euro.
Foto di Gustavo Fring da Pexels
Potrebbe interessarti: