Il Consiglio dei Ministri del 5 settembre ha approvato il decreto sulla sanità. Via libera dunque, tra l’altro, alle aggregazioni fra professionisti. La norma prevede infatti l’aggregazione, ma senza obbligo di adesione, per i medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, della guardia medica, della medicina dei servizi e degli specialisti ambulatoriali in nuove forme organizzative per garantire l’attività assistenziale per l’intero arco della giornata e per tutti i giorni della settimana. Commentando il decreto, il Ministro Balduzzi ha detto: ’’Spendere meno per spendere meglio è il filo conduttore del provvedimento che comincia con il riordino dell’assistenza territoriale e del sistema delle cure primarie’’ un complemento ’’virtuoso dell’assistenza ospedaliera virtuosa. La strutturazione dei medici di famiglia 24 ore su 24, 7 giorni su 7, esprime il messaggio: una nuova alleanza tra utente e medici di famiglia che richiede un’organizzazione integrata della medicina di famiglia’’.
La decisione del Governo di puntare sull’assistenza continua dei medici di famiglia, che fungano da filtro tra utenti e gli altri servizi sanitari, è senza dubbio un piccolo ma significativo passo in avanti per un migliore e più efficiente Servizio Sanitario Nazionale. La valorizzazione dei medici di base, del resto, era una richiesta avanzata da sempre dall’Anap. Partendo dal presupposto che è il primo impatto che ogni cittadino ha con il sistema è infatti il medico di famiglia che decide (con la ricettazione) la stragrande maggioranza della spesa farmaceutica e che decide (con le prescrizioni) la maggior parte della spesa di diagnostica e specialistica. Ed è sempre il medico di famiglia che decide il più delle volte il ricovero o meno nelle strutture pubbliche. Tutti casi determinanti per la compressione della spesa e l’appropriatezza delle cure.
Naturalmente ci sono ancora problemi aperti in fatto di Sanità, come la tutela della non autosufficienza, le liste di attesa, tanto per citarne alcuni, ma quanto meno oggi si è iniziato a lavorare nella direzione giusta, gettando le fondamenta di quello che dovrà essere il nuovo Servizio Sanitario.
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