Anap Confartigianato Liguria denuncia lo stato di indigenza diffusa tra gli artigiani pensionati e chiede un adeguamento delle pensioni minime al costo della vita. Scatta l’allerta caldo e come ogni anno si accende l’emergenza anziani. “Siamo abbandonati a noi stessi, i servizi messi a disposizione dalle istituzioni sono insufficienti”. Questo il grido di dolore lanciato da Attilio Penna presidente regionale di Anap, Associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato.
“Come associazione – spiega Penna – organizziamo attività ricreative, iniziative culturali e brevi camminate per avvicinare gli anziani alla ginnastica dolce, fondamentale per il benessere fisico in età avanzata. I nostri sforzi sono però una goccia nell’oceano dell’emergenza”.
Secondo le stime dell’assessorato regionale alla Salute, la Liguria è la regione più anziana d’Italia: il 27% della popolazione ligure ha più di 65 anni contro la media nazionale del 19,5%. Inoltre, un terzo dei liguri, in gran parte anziani, soffre di patologie croniche. Il Sindacato professionisti emergenza sanitaria (Spes) ha calcolato che, nei mesi estivi, in Italia la presenza media ai pronto soccorso è di oltre 7 mila anziani. In Liguria la richiesta di assistenza sanitaria da parte dei malati cronici è rivolta per il 90% proprio alle strutture ospedaliere.
Ma non è tutto. “Saremmo anche favorevoli al blocco della rivalutazione delle pensioni per il biennio 2012-2013, previsto dalla manovra finanziaria preparata dal governo – spiega Penna – aggiungo che forse sarebbero anche da rivedere anche le pensioni baby. Tuttavia chiediamo che i tagli alle pensioni “medie” siano controbilanciati da adeguamenti delle pensioni minime che interessano la maggior parte degli artigiani. Mediamente un artigiano che ha lavorato una vita e versato i contributi regolarmente oggi percepisce una pensione tra i 6-700 euro, insufficienti per vivere se si deve pagare anche un affitto”.