Procede con difficoltà in Parlamento la conversione in legge del Decreto-Legge 9 agosto 2022, n. 115 (cosiddetto decreto Aiuti bis 2022), che contiene misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali, tra cui anche misure che interessano direttamente i pensionati quali l’anticipo della rivalutazione delle pensioni nell’ultimo trimestre 2022.
L’esame al Senato del provvedimento, che conta ben 400 emendamenti è slittato a giovedì 15 settembre ed una delle questioni su cui i partiti non riescono ad arrivare ad un’intesa riguarda l’eterno tema controverso del superbonus e dei bonus edilizi.
Ma anche sul fronte del nuovo decreto Aiuti per contrastare il caro energia e sostenere famiglie e imprese le notizie non sono confortanti.
Di seguito si fa il punto sui principali provvedimenti che sono sul tappeto in questo momento, a pochi giorni dalla fine della legislatura e dalle Elezioni Politiche del 25 settembre.
Decreto Aiuti bis 2022, cosa prevede per i pensionati
Per aiutare i pensionati di fronte al caro prezzi, il Decreto anticipa di tre mesi il consueto adeguamento al costo della vita che sarebbe dovuto scattare dal 1° gennaio 2023. Di fatto prevede un anticipo al 1° ottobre 2022 della rivalutazione delle pensioni, con un aumento del 2,2% dell’assegno, riequilibrando parzialmente la perdita di potere di acquisto dovuta all’aumento abnorme del costo della vita, che ormai ha raggiunto in Italia l’8,4% in agosto. Il costo totale della misura è pari a 1.965 milioni di euro.
L’aumento del 2,2%, in realtà risulta dalla somma di due diversi adeguamenti, uno che riguarda il bilanciamento con i prezzi previsti nel 2023 (2%) e un altro “a conguaglio” (0,2%) rispetto all’adeguamento previsto nel 2020 per il 2021. Il primo è “un acconto provvisorio” fissato dal Governo in previsione dell’aumento dei prezzi in base alle indagini dell’Istat. Il secondo adeguamento è quello effettivo registrato nel 2021 rispetto a quello previsto in via provvisoria nel 2020 dall’Istat (l’inflazione definitiva nel 2021 è risultata pari a + 1,9% anziché dello 1,7% provvisoriamente applicato dall’Inps).
In altre parole, la rivalutazione pari complessivamente al 2,2% comprende:
- l’anticipo della rivalutazione delle pensioni pari al 2%
- il conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno 2021 pari allo 0,2%, che doveva essere applicata a partire da gennaio 2023
Va però evidenziato che l’anticipo della rivalutazione della pensione sarà riconosciuto solo “qualora il trattamento pensionistico mensile sia complessivamente pari o inferiore all’importo di 2.692 euro mensili”. Il conguaglio, pari allo 0,2%, invece, spetterà a tutti.
Questi criteri lasceranno fuori dall’aumento circa 1,95 milioni di pensionati.
Nuovo decreto Aiuti Energia, a che punto siamo
Intanto il Governo sta lavorando anche attorno ad un nuovo decreto Aiuti contro il caro Energia, che dovrebbe contenere interventi per famiglie, imprese ed enti locali. Le misure in cantiere riguardano anche il rafforzamento del bonus sociale per le famiglie a basso reddito e ai prezzi ‘calmierati’ del gas per le aziende energivore che l’acquistano con contratti di lungo periodo
Il piano Cingolani per il risparmio energetico
Il Piano del Governo per adempiere al Regolamento Ue del 5 agosto scorso sul risparmio energetico, per ora solo su base volontaria, consente di risparmiare il 15% nei consumi di gas, ovvero 8,2 miliardi di metri cubi in 243 giorni: dal primo agosto al 31 marzo 2023. Esso prevede quattro pilastri: primo, spingere al massimo le centrali a carbone, olio e bioliquidi per produrre energia elettrica al posto del gas; secondo, termosifoni accesi per meno ore, meno giorni e meno gradi in casa e in ufficio; terzo, esortazione a consumare meno senza sanzioni e controlli; quarto, sacrifici per le imprese.
Termosifoni: Temperature giù di un grado nelle case e negli uffici (da 20 a 19 gradi); un’ora di accensione in meno al giorno dei termosifoni; obbligo, per i condomini, di ridurre di 15 giorni il periodo di accensione dei caloriferi centralizzati; posticipo di 8 giorni dell’avvio del riscaldamento e anticipo di 7 dello spegnimento delle caldaie secondo le varie zone climatiche. Sono esclusi ospedali e RSA.
Combustibili: Produzione di energia elettrica con combustibili diversi dal gas come il carbone, l’olio combustibile e i bioliquidi. Questa produzione alternativa deve essere spinta al massimo.
Consumi: Misure volontarie, prive di controlli e sanzioni, per indurre “consumi intelligenti”, quali ridurre temperatura e durata delle docce, abbassare il fuoco sotto la pentola dopo l’ebollizione, lavastoviglie e lavatrici solo a pieno carico, staccare la spina degli apparecchi non in funzione, evitare lo stand by per tv, decoder, dvd, mettere il frigo a basso consumo quando si va in vacanza. Si suggeriscono poi alcuni investimenti: pompe di calore elettriche, pannelli solari, lampadine a led, elettrodomestici di classe A.
Industria: Il quarto pilastro del Piano stilato dal ministro Cingolani riguarda il contenimento volontario dei consumi nel settore industriale, su cui è aperto un confronto con le categorie produttive.
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