Per affrontare i rincari energetici le persone anziane hanno bisogno di supporto!
L’aumento dei prezzi espone gli anziani a un rischio maggiore di povertà ed esclusione sociale, in particolare quelli a basso reddito, come mostrano i risultati della nostra indagine, pubblicata in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della povertà. Le misure immediate e a lungo termine per garantire pensioni adeguate sono più insufficienti che mai.
In occasione della Giornata internazionale per la lotta contro la povertà, AGE Platform Europe – la piattaforma europea di cui l’ANAP Confartigianato fa parte – pubblica un’indagine tra i propri membri sull’impatto dell’aumento dei prezzi sugli anziani e sull’adeguatezza delle risposte dei governi ad esso.
I risultati sono chiari: a livello UE la povertà e l’esclusione sociale delle persone di età superiore ai 65 anni sono aumentate fin dal 2015 e gli attuali shock dei prezzi stanno peggiorando una tendenza già negativa. Nel 2020, quasi una persona su cinque con più di 65 anni era a rischio di povertà ed esclusione sociale, con percentuali più elevate per le persone con più di 75 anni ed in particolare per le donne. Negli Stati membri baltici, anch’essi colpiti da un’inflazione superiore al 20%, il tasso di povertà ed esclusione sociale è doppio, circa il 40%.
“Le testimonianze raccolte da tutta Europa mostrano che molte persone anziane stanno lottando con l’aumento delle bollette energetiche e altri costi della vita”, ha affermato Maciej Kucharczyk, Segretario generale di AGE Platform Europe. “Alcuni possono lasciare la propria casa per alloggi più efficienti dal punto di vista energetico, ma questa non è un’opzione per quasi una persona su cinque che vive a rischio di povertà ed esclusione sociale. Ci risulta che le persone anziane stanno tagliando le loro attività sociali e sostengono i loro nipoti per far fronte ai costi. Pertanto, è fondamentale che le pensioni e il sostegno al reddito minimo tengano il passo con l’aumento del costo della vita”.
Le persone anziane, in particolare quelle con redditi più bassi, sono più vulnerabili all’inflazione, in quanto quasi sempre possono contare solo sulle loro pensioni, senza possibilità di integrare il proprio reddito. Inoltre, a causa dei costi, è molto difficile per loro orientarsi verso alloggi più recenti ed efficienti dal punto di vista energetico o ristrutturare.
Questo vale tanto se sono inquilini, quanto se sono proprietari di case, poiché le persone anziane hanno più difficoltà ad accedere ai crediti ipotecari. Va poi considerato che una grande percentuale di anziani vive in zone rurali e che, avendo maggiori esigenze di mobilità individuale, deve far fronte all’aumento dei costi del carburante a causa delle insufficienti reti di trasporto pubblico.
Nonostante le difficoltà specifiche che incontrano, le persone anziane a volte vengono dimenticate nelle varie politiche di sostegno che i governi hanno adottato per mitigare gli aumenti dei costi: pagamenti una tantum, sgravi fiscali o sussidi per il carburante.
Nel documento pubblicato oggi, AGE invita la Commissione Europea e gli Stati membri ad:
- adeguare automaticamente e regolarmente le pensioni all’inflazione
- includere le persone anziane in misure mirate per migliorare l’alloggio.
Insistiamo sull’urgenza di rivalutazioni ad hoc delle pensioni per mantenerle adeguate nel contesto attuale. A medio e lungo termine è necessario valutare regolarmente e, se necessario, rivedere i livelli pensionistici e includere meglio le persone anziane a basso reddito tra i soggetti destinatari degli investimenti per il risparmio energetico.
AGE presenterà i risultati del rapporto il 30 novembre durante l’evento congiunto “Pension Adequacy and Value for Money in the Time of Financial Repression” organizzato insieme a Better Finance nell’ambito della Settimana europea della pensione.
Fonte: Age Platform Europe
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