Casa Amica – invecchiare nella propria casa

Una guida con consigli utili e pratici per una casa sicura e su misura degli anziani. Il progetto ANAP Veneto e Confartigianato Veneto.

È nata la guida “Casa Amica”, una pubblicazione che contiene i consigli e le indicazioni per verificare se la propria casa risponda alle necessità di vita e di benessere nella terza età. La guida è stata presentata nel corso del convegno “Casa Amica – invecchiare nella propria casa”, promosso da Anap Veneto il 17 settembre a Soave, introdotto da un messaggio video di saluto della senatrice Erika Stefani, ministro per le Disabilità, a cui è seguito l’intervento di Manuela Lanzarin, assessore a Sanità, Servizi Sociali e programmazione socio sanitaria della Regione Veneto.

“Casa Amica”, nata nell’ambito del Progetto NostraDomus, è stata realizzata da professionisti e contiene una serie articolata di strumenti. Innanzitutto, una scheda di autovalutazione che aiuta a capire, ambiente per ambiente, se e quanto la casa sia “amica”. Un supporto che “misura” quanto siano soddisfatte le esigenze di sicurezza e quanto l’ambiente favorisca l’autonomia di chi lo abita.

La guida fornisce poi informazioni utili quando si vogliano realizzare interventi per rendere la casa più accessibile e vivibile. Nella parte conclusiva, è presente una sintesi di alcune opportunità di agevolazioni per ottimizzare la casa.

Intervista al Presidente Fiorenzo Pastro

Presidente Pastro, perché l’Anap Veneto ha questa attenzione per la casa?

“La casa è il nostro principale luogo di vita, ambiente di relazioni e affetti. Nella casa ci sentiamo sicuri, c’è la nostra storia, ci sono le nostre radici. Ma la casa può diventare trappola, se non ci consente di stare bene e vivere in sicurezza”.

In che senso?

“I gradini diventano ostacoli, alcuni spazi sono troppo piccoli o troppo grandi, magari avremmo bisogno di sistemi tecnologici che ci facilitino la vita. Insomma, la casa deve essere adeguata, per rispondere ai nuovi bisogni, deve trasformarsi su misura di chi ci vive”.

Nasce da questa esigenza il progetto della guida “Casa Amica”?

“Non abbiamo creato un’enciclopedia, ma una pratica guida da conservare e usare, su misura di tutti. Per invecchiare bene a casa è necessario rendere accessibile questi ambienti di vita. Imprese, cittadini e istituzioni devono fare squadra per garantire qualità di vita a ogni età, a partire dalle nostre case e dal territorio in cui esse sono inserite. Una sfida da vincere insieme. Una sfida da cui nasce il Progetto NostraDomus di cui questa guida è un primo atto concreto”.

La casa però non è un’isola è inserita in contesti…

“Infatti. Spesso le città non sono a misura di tutti. Guardiamo, ad esempio, a come sono realizzate le strade, gli attraversamenti pedonali e gli spazi verdi. Se la città non viene ridisegnata a misura di tutti, rischiamo di vivere in case isolate in contesti per lo più inaccessibili. Quindi, è importante che anche la città, il nostro territorio siano ripensati e adattati affinché diventino inclusivi”.

Alla qualità di vita servono però anche i servizi. Quali in particolare?

“È importante poi che sia garantito un sistema di cure territoriali che favorisca la possibilità di vivere a casa più a lungo possibile. Va quindi favorita la politica di supporto domiciliare. Va realizzata e mantenuta una rete di servizi di prossimità capace di rispondere ai diversi e mutevoli bisogni a cui la persona anziana andrà incontro. Per invecchiare e vivere bene è necessario che i servizi e gli aiuti sociali siano qualitativamente adeguati ai bisogni crescenti di una popolazione sempre più longeva”.

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