Dal rapporto dell’Istat sugli asili nido e da un’indagine promossa da “OsservaItalia” di Repubblica.it, in collaborazione con Conad e l’Istituto di ricerca Nielsen che analizza, tra l’altro, i consumi degli over 65, viene la conferma che i nonni si vanno facendo sempre più carico delle esigenze dei figli.
Mentre il rapporto Istat evidenzia, infatti, un calo di iscrizioni agli asili nido, sia pubblici che privati (per la prima volta dal 2004 il numero di bambini beneficiari dell’offerta comunale di asili nido è scesa dello 0,04%) il che sta a significare che il caro asili fa si che i bambini vengano lasciti con più frequenza ai nonni, l’indagine sui consumi rileva che i nonni acquistano anche pannolini per bebè e biscotti per l’infanzia. “Ecco, questo può essere definito un nuovo fenomeno culturale che i sociologi chiamano welfare generazionale“, ha osservato in proposito Francesco Pugliese, Direttore Generale della Conad. “In sostanza, i nonni non si limitano più a dare un aiutino ogni tanto. No, vanno oltre e fanno la spesa per i figli, comprando i prodotti per i nipotini che non sempre, non più, i genitori si possono permettere”.
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