Qualsiasi tipo di prestazione lavorativa può essere effettuata ricorrendo ai voucher, o buoni lavoro. Ciò in base alle modifiche introdotte dalla legge n. 92 del 2012, quella di riforma del lavoro del Ministro Fornero. I voucher sono uno strumento a disposizione per pagare le prestazioni di lavoro occasionale di tipo accessorio, cioè una serie di attività svolte in modo saltuario quali lavori domestici, giardinaggio, insegnamento privato supplementare, consegna porta a porta. Oltre che dalle aziende, possono essere utilizzati anche dalle famiglie. Per usarli, bisogna acquistare tagliandi, il cui valore nominale può essere di 10, 20 o 50 euro, presso tabaccherie, sportelli postali e bancari. Scopo dei voucher è principalmente quello di combattere il fenomeno del lavoro nero. I vantaggi dei buoni riguardano sia i committenti che per i prestatori. I primi utilizzando questo strumento, beneficiano della copertura assicurativa Inail per gli incidenti sul lavoro senza dover stipulare alcun tipo di contratto.
I lavoratori, invece, ricevono un pagamento a norma con le disposizioni di legge che include la contribuzione per la gestione separata dell’Inps con relativo riconoscimento ai fini pensionistici e ovviamente la copertura Inail. Dal giorno seguente e prima dell’inizio della prestazione di lavoro il committente dovrà comunicare all’Inps il suo codice fiscale, la tipologia di attività, i dati del lavoratore, luogo e data di inizio e fine della prestazione. I prestatori invece possono riscuotere il relativo importo dal secondo giorno successivo al termine dell’attività ed entro due anni dal giorno dell’emissione.
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