L’Italia si conferma il Paese in cui si vive più a lungo in Europa, ma gli anziani, nonostante si allunghi l’aspettativa di vita, manifestano difficoltà crescenti, soprattutto dal punto di vista delle risorse economiche. È quanto emerge dal rapporto sugli ultra 64enni italiani, presentato a Roma dalla rete di sorveglianza Passi d’Argento, promossa dal Ministero della Salute e coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità – CNESPS. Circa il 60% degli intervistati dichiara di avere difficoltà economiche, il 20% vive da solo, il 51% riceve aiuto nelle attività principali della vita quotidiana. Il 9% della popolazione intervistata fuma e circa il 19% ha un consumo di alcool considerabile a rischio. Il 38% dichiara di non essere stato vaccinato contro l’influenza nell’ultima stagione.
Di particolare interesse il dato sulla depressione, dichiarata come propria condizione dal 26% delle donne intervistate e dal 14% degli uomini. La depressione si associa al rischio di isolamento sociale e alla mancanza di attività fisica. Molte delle condizioni di rischio per la popolazione “anziana” si possono contrastare con adeguate attività di prevenzione o di cura, prevenendo opportunamente alcuni fattori di rischio e favorendo l’invecchiamento attivo. Il 75% degli intervistati dichiara facilità di accesso al medico di medicina generale, mentre tale proporzione diminuisce se riferita ai servizi della propria ASL (66%).
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