Che in Italia l’invecchiamento della popolazione proceda in modo spedito non è certo una novità così come non è una novità che gli anziani di oggi sono in un certo senso più attivi di quelli del passato. La fotografia che fa ora l’Istat di questa realtà non è che una conferma di quanto già sapevamo. Ma i dati che ci fornisce l’Istituto rappresentano un ulteriore motivo di riflessione per le politiche sociali che dovrebbero essere portate avanti per assicurare agli anziani una vita piena e attiva, in aderenza alle loro aspettative.
Secondo il Rapporto dell’Istat al 1° gennaio 2019 si stimano circa 2,2 milioni di persone di età pari o superiore agli 85 anni, il 3,6% del totale della popolazione residente (15,6% della popolazione di 65 anni e oltre). Gli ultracentenari sono quasi 15 mila. Sono inoltre cambiate le abitudini e i comportamenti della terza età: vi è una maggiore diffusione, tra gli anziani, di stili di vita e abitudini salutari.
Aumenta la pratica di sport (dall’8,6 del 2008 al 12,4% del 2018) e si riducono i comportamenti sedentari. Anche la partecipazione sociale (in attività di partiti politici, sindacati, associazioni, ecc.) e la partecipazione culturale (andare al cinema, a teatro, visitare musei, ecc.) risultano in aumento passando tra il 2008 e il 2018, rispettivamente, dal 14,0 al 17,1% e dal 21,2 al 24,7%. I più attivi sono i giovani anziani (65-69 anni)”.
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