Per il 42,8% degli anziani over 75 lo scoppio della pandemia ha portato ad un peggioramento della propria condizione di salute, a cui si aggiunge, secondo 3 anziani su 10, una riduzione della disponibilità dei servizi di cura e assistenza per la famiglia. È quanto emerge dallo studio Censis-Assindatcolf pubblicato a fine dicembre 2021.
L’indagine fotografa la realtà del lavoro regolare di badantato in Italia. Tra le domande che sono state rivolte ad un campione rappresentativo di aderenti all’Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico, c’era quella per appurare come fosse cambiata la loro salute negli ultimi 18 mesi a partire dal marzo 2020. Secondo i dati raccolti, il 26,3% delle persone intervistate ha subito un peggioramento delle proprie condizioni di salute. A veder peggiorare la propria salute sono soprattutto over 65 nel 34,9% dei casi e fra questi gli over 75 (44,4% dei casi); le persone che vivono da sole (37,0%) e le coppie senza figli (27,9%). Se si considera che all’interno del campione intervistato il 57,0% degli over 75 vive da solo – sottolinea l’indagine -, “il peggioramento della salute appare particolarmente diffuso proprio fra le persone più avanti con l’età e con una rete di prossimità più debole”.
Negli ultimi 18 mesi ben il 33,1% delle famiglie ha affrontato un peggioramento nella fruizione dei servizi per il nucleo familiare. Si tratta in particolare di genitori single con figli (38,2%) e persone sole (35,5%). Ancora una volta, inoltre, un terzo dei più colpiti è over 75 (34,5%); di poco superati nell’insoddisfazione dagli under 50 (36,3%). “Anche in questo caso – spiega il report – la condizione di unico componente della famiglia mostra una maggiore sensibilità alla possibilità di poter disporre di servizi adeguati”. Questo nonostante servizi sociali come l’assistenza domiciliare e le strutture residenziali e semiresidenziali per soggetti con fragilità sociale siano stati inseriti dal Decreto Rilancio fra i servizi pubblici essenziali da garantire con continuità nell’emergenza Covid-19.
Nel 2019, ovvero prima dell’avvento della pandemia – precisa la ricerca -, gli anziani con malattie croniche gravi rappresentavano il 43,2% degli over 65, mentre il 10,6% aveva gravi difficoltà a prendersi cura della propria persona. Parliamo di circa 1 milione 430 mila persone che per far fronte alle esigenze quotidiane erano costrette ad affidarsi al sostegno dei propri parenti (oltre un milione e 200mila), all’intervento di volontari (poco meno di 200mila) o a richiedere assistenza a pagamento (oltre mezzo milione si è rivolto a badanti o ad altre figure dedicate alla cura della persona).
Oggi, grazie a questa indagine, sappiamo che a causa della pandemia oltre un terzo degli anziani ha visto peggiorare la propria salute e, parallelamente, la disponibilità di servizi e di cura. Un allarme che non dovrebbe essere sottovalutato e su le Istituzioni e il Governo dovrebbero riflettere.
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