In merito a quanto annunciato in questi giorni da organi di informazione, sulla diffusione della variante dell’influenza definita, in modo improprio, suina, il Ministero della Salute, con un proprio comunicato del 21 gennaio, ha precisato che:
- L’influenza suina non contagia l’uomo, anzi, potrebbe accadere il contrario. È dunque improprio parlare di influenza in questi termini. I suini italiani godono di ottima salute.
- I virus influenzali che circolano abitualmente nei suini non sono associabili ai ceppi della variante di influenza H1N1 che stanno interessando in questi giorni la popolazione a livello nazionale.
- Al momento si contano 50 persone in terapia intensiva su milioni di casi, numeri che rientrano nelle normali statistiche.
- I risultati dei controlli dell’ISS hanno evidenziato come sia più facile che questo virus, di origine animale, ma oramai da tempo diffuso nella popolazione umana, si trasmetta semmai dall’uomo al suino. E’ da escludersi quindi qualsiasi collegamento tra influenza suina e umana.
Il virus H1N1 si diffonde da uomo a uomo ormai da 5 anni. Già nel 2009, all’atto della sua comparsa, l’Organizzazione Mondiale per la Sanità Animale (OIE) aveva rilevato come la variante H1N1 ceppo California, non fosse stato isolato negli animali. Già allora il nome di “influenza suina” non era corretto e per questo motivo era stato suggerito di definire tale pandemia “influenza nord-americana“.