L’Inps comunica che dal 1° febbraio 2016 il sistema di pagamento con RID (Rapporto Interbancario Diretto) a importo prefissato – uno degli strumenti utilizzati per pagare all’INPS gli oneri per riscatto (per corso di laurea, periodi all’estero, astensione facoltativa maternità, etc.), ricongiunzione (per periodi contributivi in diverse gestioni) o rendita vitalizia (per contribuzione omessa da parte del datore di lavoro) – sarà sostituito dal nuovo sistema di pagamento SDD (SEPA Direct Debit – Addebito Diretto SEPA) a importo prefissato, introdotto nel sistema bancario italiano per effetto del Regolamento UE n. 260/2012, del Provvedimento applicativo della Banca d’Italia del 22 febbraio 2013 e di una recente Circolare dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana) n. 19 del 2 dicembre 2015.
Le deleghe alla banca o a Poste Italiane per i pagamenti con RID a importo prefissato restano valide anche per i pagamenti con SDD a importo prefissato. Non è pertanto necessario sottoscrivere una nuova autorizzazione per avvalersi del nuovo strumento di pagamento.
Si precisa che, scegliendo l’SDD a importo prefissato, il debitore – come con il RID – rinuncia alla facoltà di esercitare il diritto al rimborso di operazioni autorizzate entro il termine di 8 settimane dalla data di addebito, conservando però il diritto a revocare l’operazione fino al giorno della data in cui il pagamento è dovuto e il diritto a chiedere il rimborso di operazioni non autorizzate entro 13 mesi dal loro addebito.
Nel caso in cui l’assicurato non voglia proseguire i pagamenti all’INPS mediante l’SDD a importo prefissato, egli potrà versare quanto dovuto, senza soluzione di continuità, attraverso gli altri strumenti a disposizione: MAV, POS virtuale, Reti Amiche.
L’Inps invierà a breve, in modalità automatizzata, una lettera informativa sulle novità in argomento, agli assicurati per i quali risultino attivi addebiti diretti RID per il pagamento di oneri per riscatto, ricongiunzione o rendita vitalizia.
A seguire il fac-simile della lettera.
“Oggetto: Oneri di riscatto, ricongiunzione o rendita vitalizia; passaggio dai pagamenti con RID a importo prefissato ai pagamenti con SDD a importo prefissato.
Gentile Signore/a,
dal 1° febbraio 2016 il sistema di pagamento con RID (Rapporto Interbancario Diretto) a importo prefissato, che lei utilizza per pagare all’INPS gli oneri per riscatto, ricongiunzione o rendita vitalizia, sarà sostituito dal nuovo sistema di pagamento SDD (SEPA Direct Debit – Addebito Diretto SEPA) a importo prefissato, introdotto nel sistema bancario italiano per effetto del Regolamento UE n. 260/2012, del Provvedimento applicativo della Banca d’Italia del 22 febbraio 2013, e di una recente Circolare dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana).
Questa scelta dell’INPS non comporta per lei alcun tipo di disagio: la delega alla banca o a Poste Italiane per i pagamenti con RID a importo prefissato resta valida anche per i pagamenti con SDD a importo prefissato, senza che lei sia costretto a recarsi in banca o presso un ufficio postale per sottoscrivere una nuova autorizzazione.
L’SDD a importo prefissato si basa sulla sottoscrizione di un accordo (mandato) con cui il debitore (pagatore) autorizza un creditore (beneficiario) a disporre addebiti sul proprio conto corrente per pagamenti ricorrenti a importo fisso. Scegliendo l’SDD a importo prefissato, il debitore rinuncia alla facoltà di esercitare il diritto al rimborso di operazioni autorizzate entro il termine di 8 settimane dalla data di addebito, ma conserva il diritto a revocare l’operazione fino al giorno della data in cui il pagamento è dovuto e il diritto a chiedere il rimborso di operazioni non autorizzate entro 13 mesi dal loro addebito. Il nuovo servizio di incasso può essere utilizzato per qualsiasi tipologia di cliente debitore (consumatori, non consumatori/microimprese).
Se invece non vuole proseguire i pagamenti all’INPS mediante l’SDD a importo prefissato, può continuare a versare quanto dovuto, senza soluzione di continuità, attraverso gli altri strumenti a disposizione: MAV, POS virtuale, Reti Amiche. Cordiali saluti”.
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