Dopo l’epidemia sono stati intensificati, da parte dei Carabinieri del NAS, i controlli sulle Case di riposo che hanno costituito, come ben sappiamo, uno dei focolai principali del virus. I controlli sono scattati in tutta Italia ed hanno portato alla scoperta di situazioni di irregolarità di vario genere. Tant’è che, in alcuni casi, sono stati presi provvedimenti di chiusura delle strutture.
Quello dei controlli di tali strutture è un tema fondamentale, a nostro avviso, perché gli anziani che ne sono ospiti possano condurre una vita dignitosa nel pieno rispetto dei propri diritti.
Purtroppo, se il Covid ha messo in evidenza la impreparazione ad affrontare una emergenza sanitaria, vi sono da sempre altri problemi che attengono alla situazione degli anziani nelle Case di riposo. Problemi che non possono essere generalizzati ma che si può ritenere non irrilevanti.
Troppo spesso abbiamo letto degli abusi, dei maltrattamenti, delle pressioni psicologiche di cui sono vittime gli anziani, e non sempre ci troviamo di fronte a Strutture autorizzate, strutture che crescono come funghi in quanto gli anziani sono diventati un business!
Bene dunque l’intensificazione dei controlli da parte dei Carabinieri del NAS, ma sarebbe opportuno che il Ministero della Salute e le Regioni prevedessero un programma straordinario di controlli a 360 gradi e a tappeto su tutte le strutture per anziani.
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