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Secondo l’Istat a luglio (dati provvisori) gli occupati sono diminuiti dello 0,2% rispetto al mese precedente, vale a dire che 35 mila persone sono uscite dal mondo del lavoro; su base annua il dato sale a meno 71 mila. Pertanto a luglio il totale degli occupati risulta essere pari a 22 milioni 360 mila. Il  tasso di disoccupazione è dunque arrivato al 12,6%.

A peggiorare la situazione l’Istat rileva che ad agosto, per la prima volta da oltre 50 anni, cioè dal settembre del 1959, l’Italia è in deflazione.

L’indice dei prezzi al consumo misurato dall’Istituto nelle prime stime ha segnato infatti un calo dello 0,1% rispetto allo stesso mese dello scorso anno quando era a +0,1% .

Sempre ad agosto risulta ancora in deflazione anche il cosiddetto carrello della spesa ,e cioè l’insieme dei beni che comprende l’alimentare, i beni per la cura della casa e della persona. Il ribasso annuo è infatti pari allo 0,2%, anche se in recupero rispetto al -0,6% di luglio.

I dati si commentano da soli. Basteranno le misure prese dal Governo per far ripartire l’economia? Quello che è certo è che gli italiani (e, in particolare, le categorie più deboli come i pensionati) annaspano ancora di più e che la politica del “passo dopo passo” enunciata da Matteo Renzi può essere quella giusta, a patto che si vada nella giusta direzione e che i passi si facciano realmente.

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Istat aumenta la disoccupazione mentre l’Italia torna, dopo 50 anni, in deflazione
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