Nel periodo 2015-2016 si stima che il 10,2% dei cittadini sia stato vittima di reati nei 12 mesi precedenti l’indagine. Il 3,7% ha subito furti (come borseggi, furti di oggetti personali e scippi), l’1,6% reati violenti (aggressioni e rapine) e lo 0,9% minacce. Secondo le vittime nel 56,8% delle aggressioni e nel 27,3% delle rapine l’autore è italiano.
Circa il 5% dei cittadini ha subito truffe informatiche e clonazione delle carte bancarie. In particolare, il phishing ha riguardato il 7,7% delle persone, le quali hanno risposto a email false in cui si chiedevano credenziali; l’11,8% delle persone che comprano on line è stato vittima di una truffa; lo 0,6% di quanti utilizzano on-banking ha avuto perdite di denaro in operazioni bancarie on line.
Tra i reati subiti dalle famiglie prevalgono quelli relativi ai veicoli (10,7%) e all’abitazione (5,6%). Gli inganni legati a contratti e forniture di servizi hanno coinvolto il 2% delle famiglie.
Rispetto alla precedente indagine (2008-2009), si stima un consistente incremento dei reati informatici, di furti in abitazione e di ingressi abusivi e, per quanto riguarda i veicoli, di furti di bicicletta – o di sue parti – e di moto. Al contrario diminuiscono i furti di oggetti personali e di automobili e ciclomotori (e delle loro parti).
Nei reati contro gli individui la multi-vittimizzazione (ovvero l’esperienza ripetuta di subire lo stesso reato) è pari al 23,6%. È più frequente nel caso di reati violenti (il 28,6% di queste vittime ne ha subiti due o più) rispetto a quelli contro la proprietà (11,1%). Nel dettaglio, le minacce sono state subite più volte nel 38,5% dei casi, le aggressioni nel 21,4%.
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