Nel 2012 secondo dati Istat la spesa per prestazioni pensionistiche è stata di 270.720 milioni di euro. A livello regionale l’incidenza sul Pil ha raggiunto il valore massimo in Calabria (21,83%) e il minimo nella provincia autonoma di Bolzano (11,24%). La spesa pensionistica pro-capite più elevata, pari a 6.051 euro, è in Liguria, mentre il valore minimo, pari a 3.275 euro, si registra in Campania (anche a causa della diversa struttura per età della popolazione).
La quota di spesa più elevata (30,0%) è stata erogata nel Nord-ovest, mentre valori prossimi al 20% si sono registrati nel Centro (21,3%), nel Nord-est (20,3%) e nel Sud (18,6%). Il 9,1% è stato corrisposto ai pensionati delle Isole e il rimanente 0,6% a quelli residenti all’Estero. Rispetto al 2011 la spesa pensionistica totale è aumentata dell’1,8%. L’incremento è stato più elevato al Sud (2,2%) mentre all’Estero si rileva quello più basso (0,3%). I pensionati del Lazio percepiscono il reddito pensionistico mediamente più elevato (19.163 euro), superiore di quasi il 40% rispetto a quello dei pensionati della Basilicata (13.858 euro), il più basso tra le regioni italiane.
Oltre la metà dei pensionati delle Isole (51,4%) e del Sud (50,9%) percepisce un reddito pensionistico mensile inferiore ai 1.000 euro, mentre le quote più elevate di percettori sopra i 5.000 euro al mese sono nel Centro (1,9%) e nel Nord-ovest (1,4%). Ciò è associato anche alla diversa incidenza delle tipologie pensionistiche sul territorio. Nel Nord-ovest le pensioni di vecchiaia sfiorano il 60% del totale mentre quelle assistenziali sono solo il 13,0%. Una situazione sensibilmente diversa si verifica nelle Isole, dove l’incidenza delle pensioni assistenziali è del 27,7% e quella delle pensioni di vecchiaia è del 40,0%.
In Calabria si rileva il valore più elevato del rapporto tra pensionati e occupati: 90,1 pensionati ogni 100 occupati. Il valore più basso si osserva nella provincia autonoma di Bolzano, con 51,9 pensionati ogni 100 occupati.
La più elevata incidenza di pensioni destinate ad ex lavoratori del comparto pubblico si registra nelle regioni insulari (15,0%); valori più bassi si osservano nelle altre ripartizioni, con il minimo nel Nord-ovest del Paese (9,6%).
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