In tempi di Covid-19 le truffe agli anziani non sono diminuite. Al contrario! Sui giornali leggiamo troppo spesso di persone disabili o anziani soli, colpiti nei modi più subdoli ed efferati da truffe sempre più variegate.
La nuova truffa, proviene dal cremonese, con telefonate ad anziani soli, facendosi passare per addetti di compagnie elettriche o addirittura del Governo, chiedendo Iban e dati personali per versare un rimborso di 90 euro per il Covid, rimborso che poi non arriverà mai.
Solitamente erano alcuni call center che con telefonate poco corrette, andavano a convincere il malcapitato ad accettare contratti con la promessa di far risparmiare parecchi soldi sulla bolletta.
In questi mesi molte sono state le denunce anche su ipotetici rimborsi del canone Rai, mascherati spesso e volentieri come aiuti per il difficile periodo della pandemia.
Riconoscere una truffa a volte è semplice, ma capita spesso però che il truffatore, con tecniche persuasive approfitta del momento di difficoltà o di sorpresa per truffare o raggirare il malcapitato, riuscendo nella sua “impresa” vigliacca.
In questi casi, non bisogna mai vergognarsi e contattare immediatamente, anche se non si è “caduti” nella truffa, le forze dell’Ordine. Solo in questo modo, il fenomeno tanto odiato può essere combattuto.
L’Anap Confartigianato, ha da sempre voluto sensibilizzare la fascia della popolazione più debole, gli anziani, attraverso una propria campagna nazionale “Più Sicuri Insieme” assieme al Ministero dell’Interno, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale, con il contributo della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza.
L’Associazione anziani e pensionati con i propri gruppi territoriali, ha avuto modo grazie a questa campagna, di attraversare l’intero territorio nazionale più volte negli anni, sensibilizzando la popolazione stessa con materiale informativo e convegni, ribadendo il prezioso concetto di denunciare sempre e di non chiudersi in se stessi.