Secondo un’indagine svolta da Passi d’Argento, quasi 1 persona ultra 65enne su 3 rappresenta una risorsa per i propri familiari o per la collettività: il 19% si prende cura di congiunti, il 14% lo fa prendendosi cura di familiari o amici, con cui non vive, e il 5% partecipa ad attività di volontariato. Questa capacità/volontà è prerogativa femminile, ma si riduce notevolmente con l’avanzare dell’età, è minore fra le persone meno istruite o con difficoltà economiche.
Questi dati confermano quanto l’Anap va sostenendo da tempo e cioè che gli anziani non sono un peso per il Paese e che quindi utilizzandoli come “bancomat” dallo Stato si arreca un danno non solo a loro ma anche ai familiari e a quanti sostengono con le loro pensioni che nella stragrande maggioranza sono di importo medio-basso. L’aver da anni inciso sulla rivalutazione delle pensioni, impoverendole notevolmente per il protrarsi di tali provvedimenti, è stato il frutto di pregiudizi purtroppo inveterati e di miopia politica.
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