Per il Ministro Balduzzi la sanità elettronica è uno strumento per ridurre spesa e disuguaglianze. Il Ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha partecipato a Copenaghen alla eHealth Conference 2012, nel corso della quale si è approfondito il tema della sanità elettronica, che consente l’implementazione di una sanità europea senza frontiere. L’eHealth, vale a dire il complesso delle risorse, soluzioni e tecnologie informatiche di rete applicate alla salute ed alla sanità, consente di aiutare i cittadini nella messa in atto di comportamenti positivi rispetto alla propria salute ed al proprio benessere, contribuendo a ridurre le disuguaglianze culturali e sociali.
Si sposta l’attenzione dall’ospedale, che rimane luogo di elezione per l’accesso alle cure ad alta intensità e specializzazione, al territorio, rendendo possibile l’assistenza anche da località disagiate. Migliora efficacia, efficienza e appropriatezza e riduce la spesa sanitaria.
Il Ministro Balduzzi ha dichiarato che l’Health “rappresenta un pilastro fondamentale del processo di innovazione dei processi di cura e di riabilitazione in quanto consente al cittadino di portare con se’ ovunque si trovi la propria storia clinica e di fruire conseguentemente di un’assistenza sanitaria il più possibile personalizzata. L’Italia ritiene importante una cooperazione strategica di alto livello in questo campo e intende fornire un contributo importante nell’ambito della eHealth Network istituito in attuazione dell’ articolo 14 della direttiva europea sull’assistenza sanitaria transfrontaliera. L’eHealth infatti è uno strumento essenziale per rendere possibile soddisfare il diritto alla salute dei cittadini europei oltre i confini dei rispettivi Paesi, consentendo l’accesso, nel rispetto delle normative e dei regolamenti vigenti, ad una offerta più ampia in termini geografici, di infrastrutture e di competenze specialistiche, indipendentemente da dove queste siano localizzate”.
Il Ministro Balduzzi e la delegazione italiana hanno incontrato a Copenaghen, su loro richiesta, anche i responsabili dei servizi di sanità elettronica dell’amministrazione americana per valutare la possibilità di avviare un progetto comune che consenta l’interoperatività dei fascicoli sanitari elettronici, che includono le cartelle cliniche, partendo dalla definizione di apparati comuni di transcodifica delle diagnosi.