Era il lontano 2014 quando il Dipartimento del Tesoro fece chiarezza, quanto stabilito dalla Legge di Stabilità sul pagamento dell’affitto in contanti. Negli anni il limite del pagamento in contanti ha subito numerose variazioni. Dal 1° gennaio 2023, il limite del pagamento dell’affitto in contanti è di 999,99 euro.

Ricevuta d’affitto

La ricevuta di affitto risulta ancora uno strumento necessario per tenere traccia sulle transazioni di pagamento in contanti del canone di locazione. La ricevuta deve in modo chiaro, evidenziare la mensilità, l’importo del canone e la data in cui viene effettuato il pagamento.

Risulta ancora valida la regola di nessuna multa da parte dell’antiriciclaggio a chi ha incassato canoni di locazione abitativa in contanti al di sotto dei 1.000 euro. Le sanzioni, infatti, si applicheranno solo per chi trasferisce somme di denaro al di sopra dei mille euro senza utilizzare strumenti di pagamento tracciabili.

La sanzione amministrativa prevista dalla norma antiriciclaggio va dall’1% al 40% del canone.

Sulla Ricevuta d’affitto deve essere apposta una marca da bollo da 2 euro, fatta eccezione che l’importo del canone sia inferiore ai 77,47 euro o che il contratto non sia a regime di cedolare secca.

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L’affitto si può pagare in contanti
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