Il Decreto Legislativo n. 62, pubblicato il 14 maggio 2024 sulla Gazzetta Ufficiale, rappresenta un significativo passo avanti nella legislazione italiana riguardante la disabilità. Approvato in attuazione della Legge delega 227/2021, il decreto entra in vigore il 30 giugno 2024 e introduce concetti e procedure rinnovate, mirati a una più efficace integrazione sociale delle persone con disabilità.
Nuova definizione di disabilità
Il D.lgs. 62/2024 adotta una visione moderna della disabilità, distanziandosi dalla tradizionale prospettiva medica che identificava la disabilità unicamente come risultato di malattie o patologie. Ora, la disabilità è intesa come il risultato dell’interazione tra compromissioni individuali e barriere comportamentali e ambientali che limitano la partecipazione attiva nei vari contesti di vita. Questo cambio di prospettiva elimina termini obsoleti come “handicap” o “portatore di handicap”, sostituendoli con “persona affetta da disabilità” o “diversamente abile”.
Accertamenti e valutazioni
A partire dal 1° gennaio 2026, l’INPS gestirà in via esclusiva il procedimento di valutazione di base della disabilità. Si avranno livelli di valutazioni di disabilità come lieve o medio, elevato o molto elevato. Questo processo unifica la certificazione della condizione di disabilità e l’accertamento dell’invalidità civile, nonché altri aspetti correlati, come la definizione della non autosufficienza. Il procedimento inizia con un certificato medico e prosegue con una valutazione multidimensionale “ICF” che include elementi del contesto sociale della persona. Questa valutazione realizzata in collaborazione con la persona con disabilità prevede l’elaborazione di un progetto di vita personalizzato e partecipato.
Procedure burocratiche
Tra le novità, il decreto stabilisce una riduzione dei tempi burocratici e quindi dei tempi di attesa per la valutazione di base, permettendo al disabile, di ricevere le necessarie prestazioni sociali, socio-sanitarie e socio-assistenziali. Per conoscere quali gravi patologie potranno rientrare tra le novità di questo decreto, occorrerà attendere ad un ulteriore decreto.
Accomodamento ragionevole
Il decreto introduce il concetto di “accomodamento ragionevole”, definito dall’articolo 5-bis della Legge 104/1992. Questo principio si conforma alla Convenzione ONU per le persone con disabilità e prevede l’adozione di modifiche e adattamenti necessari da parte di pubbliche amministrazioni, concessionari di pubblici servizi e soggetti privati, al fine di garantire il pieno godimento dei diritti civili e sociali delle persone con disabilità. Questi interventi non devono comportare un onere sproporzionato o eccessivo per chi li mette in atto.
Disabilità grave e aiuti alla persona e familiari
Viene modificato anche l’articolo 3 comma 3 della legge 104/1992. Come definizione della disabilità grave e l’accesso agli aiuti per la persona e i suoi familiari come l’assegno di accompagnamento, i congedi e i permessi lavorativi, l’assegno unico per figli disabili, bonus per le barriere architettoniche, l’assegno di inclusione, l’assegno per anziani disabili da 850 euro, ecc… Verrà avviata una sperimentazione che partirà dal mese di Gennaio 2025 solamente in 9 province (Trieste, Sassari, Salerno, Catanzaro, Perugia, Firenze, Frosinone, Brescia, Forlì-Cesena). L’entrata in regime in tutte le province italiane avverrà solamente da Gennaio 2026.
Prospettive future
Il D.lgs. 62/2024 segna un punto di svolta nella legislazione italiana relativa alla disabilità, con il suo approccio inclusivo e multidimensionale. La sua piena implementazione, prevista con ulteriori decreti ministeriali entro gennaio 2025, è attesa con interesse per vedere come queste nuove definizioni e procedure influenzeranno la vita quotidiana delle persone con disabilità e il loro inserimento nella società.
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