La ludopatia, o disturbo da gioco d’azzardo, è una problematica che non conosce età, ma che nella terza età assume contorni particolarmente preoccupanti. Il gioco d’azzardo patologico tra gli anziani è un fenomeno in crescita, spesso sottovalutato, che può portare a conseguenze devastanti, non solo economiche, ma anche e soprattutto sociali e familiari.
Recentemente, l’ANAP (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati) ha rinnovato il proprio impegno nella lotta contro questo disturbo attraverso il “Progetto Gold”, un’iniziativa che mira a sensibilizzare e formare gli over 65 sui rischi legati al gioco d’azzardo.
Lo scorso sabato un nuovo evento organizzato in collaborazione con il CSA (Centro di Solidarietà di Arezzo) e Anci Toscana, ha segnato un momento significativo in questo percorso di consapevolezza.
Il successo del “Gold Project” è testimoniato dall’ottima partecipazione e dal coinvolgimento attivo degli anziani, che hanno avuto l’opportunità di confrontarsi e di ascoltare le parole del Presidente di ANAP Confartigianato Arezzo, Angiolo Galletti. La sua testimonianza ha messo in luce non solo i pericoli del gioco d’azzardo, ma anche le strategie preventive e le possibili soluzioni per affrontare il problema.
È fondamentale che queste iniziative, come il “Progetto Gold”, continuino a essere promosse e supportate, poiché rappresentano un baluardo essenziale nella protezione degli anziani da una dipendenza silenziosa ma insidiosa. La formazione e l’informazione sono armi potenti contro la ludopatia, e il coinvolgimento delle istituzioni e delle associazioni è cruciale per garantire un futuro sereno e sicuro ai nostri anziani.
La lotta contro la ludopatia nella terza età è un impegno che richiede la collaborazione di tutti: enti, associazioni, famiglie e gli stessi anziani. Solo attraverso un approccio multidisciplinare e la condivisione di esperienze e conoscenze sarà possibile mitigare i rischi e promuovere un invecchiamento attivo e consapevole.