Gli ultimi dati Eurostat attestano che il numero di bambini poveri è aumentato negli anni della crisi e che l’Italia ha raggiunto dei livelli inaccettabili, se rapportati a quanto accade nei limitrofi Paesi europei.
Nel nostro Paese, nel 2012, quasi un terzo (31,9%) dei bambini fino a 6 anni era a rischio di povertà o esclusione sociale. Un valore superiore alla media europea (26%), che è cresciuto del 5,6% rispetto al 2007 (a fronte di un incremento Ue dell’1,5%). Su circa 4,8 milioni di poveri assoluti nel 2012, quasi 1,1 milioni erano minori.
Tutto ciò è inaccettabile – ha dichiarato la Direttrice dell’Osservatorio sulle Famiglie Eurispes – e va quindi messa al centro dell’agenda politica nazionale ed europea al fine di adottare “azioni mirate ad arrestare questa gravissima situazione che vede il progressivo impoverimento delle famiglie e, quindi, il peggioramento delle condizioni di vita dei minori. Primum vivere, deinde philosophari”.
Potrebbe interessarti:
- Il Consiglio d’Europa nel suo rapporto sulle violazioni della Carta sociale europea: “in Italia troppo basse le pensioni minime”
- “Un anno in salute”, l’Agenda 2014 del Ministero della Salute
- Cala l’obesità infantile ma la situazione è ancora grave
- Povertà: la Commissione europea propone un nuovo Fondo di aiuti europei agli indigenti