(ANSA) – CAGLIARI, 23 DIC – Pranzo e cenone in famiglia e tavole imbandite con prelibatezze sempre più made in Sardegna. E’ la tendenza del Natale 2016, secondo la Confartigianato. I sardi per le festività natalizie si affidano a piatti e prodotti tipici locali: agnello, maialetto, culurgiones, malloreddus, ma anche aragosta, spigole, orate, prosciutto e pecorino, sono alcune specialità per il pranzo del 25 e la cena della vigilia. “A farla da padrone – spiega Coldiretti – sarà l’agnello, meglio se Igp, ma quelli importati attraggono per il prezzo basso che ha tirato giù anche quello nostrano”.
L’indirizzo di massima è mangiare per lo più sardo: menù tradizionale, locale, all’insegna del risparmio, del ‘vietato l’eccesso’ e un occhio a etichette e tracciabilità degli ingredienti. Per le feste natalizie crescono i consumi dei prodotti alimentari nell’Isola.
Confartigianato, che lancia un appello a comprare ‘locale’, stima una spesa pari a 410 milioni di euro per dolci, carne, formaggi e salumi, 81 in più rispetto al consumo medio mensile; 157 milioni verranno ‘intercettati’ da imprese artigiane alimentari sarde. Pane, pasta, dolci, vini, birre, carni, formaggi, pesci e conserve sono alcuni prodotti che registreranno una crescita delle vendite. Per Coldiretti in media i sardi spenderanno la stessa cifra dello scorso anno, intorno ai 35 euro, spesa totale circa 25 milioni di euro. Secondo un’indagine di Fipe-Confcommercio, l’87,7% dei sardi trascorrerà il Natale in casa con parenti e amici. Solo il 9,2% per cento decide di affidarsi alla comodità del ristorante. Da un territorio all’altro dell’Isola in occasione delle festività due supercentenari svelano cosa metteranno a tavola il 24 e 25 dicembre. Il pasto di Natale in famiglia per l’uomo più longevo d’Italia, Tziu Mundicu, all’anagrafe Valerio Piroddi, 111 anni, originario di Villamassargia, si apre con il ‘brindisi del Supercentenario’ che a capotavola augura ai commensali “Che Dio vi Benedica!”. Il menù è ricco: antipasti a base di polpo, seppie, gamberi e cozze, per primo un assaggio di minestra di ceci, assaggi di anguille, seppie al forno e pesce spada al forno. Poi frutta di stagione e Pane ‘e saba. Vino, moscato e spumante accompagnano di volta in volta le portate.
A Mamoiada, nella tavola di Anna Rosa Gregu, 103 anni, non mancherà l’agnello arrosto. Come primo si punta ai culurgiones e per dessert sebadas col miele caldo. Il pranzo di Natale sarà una buona occasione per gustare il vino nuovo, il Cannonau di Mamoiada, sempre più rinomato in tutto il mondo.
(ANSA) (di Maria Grazia Marilotti)
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