Cambiano le abitudini di spesa degli italiani e cambia il paniere Istat sul quale calcolare il costo della vita. Tra le variazioni che in maniera più visibile segnano l’evoluzione delle abitudini degli italiani c’è l’ingresso in paniere del quotidiano on line, delle sigarette elettroniche, dei sacchetti ecologici. Ma anche del formaggio spalmabile e del caffè in cialde. Ad annunciare i cambiamenti nel paniere è stato lo stesso istituto di statistica che come ogni anno rivede l elenco dei prodotti che fanno da riferimento per la rilevazione dei prezzi al consumo. Nello specifico nel 2014 il paniere si compone di 1.447 prodotti (erano 1.429 nel 2013). Altra novità per il 2014 è l’uscita dal paniere dello yogurt biologico, sostituito da quello probiotico; del tailleur, sostituito dal generico abito donna; la scomparsa della voce riparazione apparecchio audiovisivo o informatico.
L’aggiornamento del paniere Istat suscita anche quest’anno diverse perplessità. Come l’Anap denuncia da tempo, infatti, i parametri adottati sono ancora inadeguati nel rilevare il reale andamento dei prezzi. E’ sbagliata la continua introduzione nel paniere di oggetti tecnologici, non sufficientemente diffusi, la cui caduta di prezzo avrà riflessi sul tasso di inflazione in termini generali, alterandone i valori. L’Anap ritiene, inoltre, che l’Istituto di Statistica debba affrontare un riequilibrio dei pesi dei beni del paniere Vale a dire; rendere più realistici i pesi assegnati ad alcune voci: a partire da quelli relativi all’rc auto ed ai servizi bancari, ancora del tutto inadeguati.
Ma la critica principale – e non possiamo non tornarci sopra – è che l’Istituto dovrebbe prevedere un paniere specifico per i pensionati, le cui esigenze sono del tutto particolari. L’Associazione, assieme al Cupla, non mancherà di intervenire nuovamente sul Ministero del Lavoro e sullo stesso Governo perché si affronti una volta per tutte questo annoso problema.