Nel quadriennio 2016-2019, circa 6 ultra 65enni su 10, secondo Passi d’Argento, riferiscono che nel corso della vita un medico ha diagnosticato loro una o più patologie croniche, soprattutto cardiopatie (circa 28%), malattie respiratorie croniche (20%), diabete (20%), e tumori (13%).
La condizione di policronicità, ovvero la compresenza di due o più patologie croniche riguarda 1 ultra 65enne su 4. Inoltre, i dati mostrano che circa 9 anziani su 10 hanno fatto uso di farmaci nella settimana precedente l’intervista e più di 1 su 3 (39%) riferisce di averne assunti di almeno 4 diverse tipologie. Eppure, solo il 43% di chi ha consumato farmaci riferisce che nei 30 giorni precedenti l’intervista il proprio medico ha verificato con l’intervistato (o con la persona che si prende cura della somministrazione) il corretto uso dei farmaci prescritti, ovvero il farmaco e il dosaggio prescritti, l’orario e i giorni di assunzione.
Questi dati sono estremamente significativi in relazione alla pandemia relativa al Covid-19 che colpisce in maniera molto seria soprattutto gli anziani con patologie pregresse.
Secondo l’Anap, sarebbe auspicabile un rapporto più stretto tra medici e pazienti così come sarebbe necessario evitare che, a causa del Coronavirus, la cura di queste malattie non sia interrotta o procrastinata.
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